“Social art per l’inclusione”: teatro e arte per adulti e giovani

SESTO FIORENTINO – “Social art per l’inclusione” è il titolo del percorso promosso dall’associaizione Vivaio per l’Intraprendenza e rivolto a 20 giovani e adulti, in prevalenza donne, disoccupati, inattivi, residenti nel territorio della Società della Salute Zona Fiorentina Nord Ovest (Sesto Fiorentino, Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Scandicci, Signa, Vaglia). Pe parteciare c’è tempo […]

SESTO FIORENTINO – “Social art per l’inclusione” è il titolo del percorso promosso dall’associaizione Vivaio per l’Intraprendenza e rivolto a 20 giovani e adulti, in prevalenza donne, disoccupati, inattivi, residenti nel territorio della Società della Salute Zona Fiorentina Nord Ovest (Sesto Fiorentino, Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Scandicci, Signa, Vaglia). Pe parteciare c’è tempo fino al 30 settembre. Il progetto ha come obiettivo il rafforzamento di attitudini, caratteristiche e talenti delle persone, per l’inserimento nel contesto sociale e lavorativo con un piano d’azione per il raggiungimento di autonomia e occupabilità. Si articola in un laboratorio teatrale con la produzione e messa in scena di uno spettacolo e un laboratorio di job coaching e allenamento all’intraprendenza.  L’attività diventa un modo per imparare a fare rete con il territorio e a stringere relazioni umane, costruendo e sviluppando non solo un progetto teatrale ma un progetto di vita, per giocarselo fino in fondo.

L’iniziativa torna a svolgersi a Sesto Fiorentino, dopo l’edizione del 2020. Prenderà il via il 9 ottobre, con le prime attività (dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 14), culminerà con lo spettacolo che verrà messo in scena al Teatro della Limonaia l’8 novembre, per poi terminare il 15 novembre con la messa a punto dei piani di azione per ogni partecipante. “Il nostro è un percorso breve e intenso, che dà risultati sorprendenti, – spiega Silvana Taglianini, presidente di Vivaio per l’Intraprendenza APS – il laboratorio teatrale funziona da innesco per riattivare e valorizzare le risorse delle persone, rafforzare fiducia e autostima. L’arte del teatro è il principio formativo grazie al quale i partecipanti costruiscono insieme da zero uno spettacolo, sperimentando cosa significa gestire il tempo, assumersi rischi, lavorare con gli altri, rispettare una scadenza inderogabile come il debutto. Grazie a questo impulso si lavora poi sul progetto personale di vita e lavoro”.

“Per noi è importante essere riusciti a riproporre questo progetto, – ha aggiunto Camilla Sanquerin, presidente della Società della Salute zona fiorentina nord ovest – nella scorsa edizione l’iniziativa aveva avuto già un riscontro molto positivo da parte degli utenti e dei servizi sociali che lo hanno ritenuto uno strumento valido per far fronte alle situazioni di disagio, sia per giovani che ancora scontano le conseguenze della pandemia nel trovare un loro posto nel mondo che per le persone fragili e per pazienti della salute mentale. Riteniamo importante la modalità innovativa con cui questo progetto fa in modo che ognuno possa scoprire le proprie risorse per potersi rendere autonomo. Quindi volentieri abbiamo sostenuto la sua presentazione per il finanziamento in Regione e contribuiremo con un nostro finanziamento. Abbiamo infine aiutato il Vivaio per l’Intraprendenza a tessere una rete con altre realtà del territorio, ritenendo importante anche questo aspetto”.