Socialisti “La giunta? Un borgo fortificato”

SESTO FIORENTINO – “Prendiamo a pretesto il titolo del famoso libro di Sciascia A ciascuno il suo, per evidenziare il tentativo politico in atto, del Sindaco, di ampliare le prerogative del consiglio comunale” è quanto afferma in una nota il Partito Socialista sulla nomina da parte del sindaco Falchi della nuova giunta e delle decisioni […]

SESTO FIORENTINO – “Prendiamo a pretesto il titolo del famoso libro di Sciascia A ciascuno il suo, per evidenziare il tentativo politico in atto, del Sindaco, di ampliare le prerogative del consiglio comunale” è quanto afferma in una nota il Partito Socialista sulla nomina da parte del sindaco Falchi della nuova giunta e delle decisioni prese. “E’ meritoria la proposta, lanciata, per eleggere una commissione speciale sulle grandi opere – prosegue la nota del Partito Socialista – Conosciamo tutti le prerogative dei consiglieri comunali eletti: dalla programmazione al controllo delle attività amministrative. Lasciamo lavorare i consiglieri; il sindaco, il consiglio dispongono di tutti gli strumenti necessari per operare ed assumersi la responsabilità degli atti. La verità è un’altra; la proposta nasconde il tentativo di fare diventare anche il consiglio comunale strumento di azione politica antirenziana, utilizzando come collante, l’opposizione alla realizzazione delle infrastrutture ambientali già approvate (abbiamo già registrato la stessa operazione in campagna elettorale)”.

Per il Partito Socialista quella della nuova giunta pare un “Borgo fotificato”. “In questi ultimi giorni abbiamo registrato dichiarazioni varie – si legge nella nota – dalla demonizzazione  dell’intervento del ‘privato’ in economia, al pensiero ‘Leninista uno vale uno’, dal ripristino  della Ztl, alla gratuità del parcheggio delle auto, alle  professionalità degli assessori. Vi ricordiamo che la campagna elettorale è finita; continuare, da assediati, nella fortificazione del Borgo, in attesa di una gloria, che non arriverà mai, non aiuta a fare gli interessi della collettività”.