Socialisti, “Le diverse anime del Centrosinistra si confrontano nel convegno del PD”

SESTO FIORENTINO – “Da un po’ di tempo non si ascoltavano sollecitazioni per una ripresa di confronti politici, a Sesto, fra le diverse ‘anime’ del Centrosinistra. Nello stato di confusione politica è pur sempre un segnale da non sottovalutare, da non lasciare cadere nel  vuoto”. E’ quanto si legge in una nota della Segreteria del Partito Socialista il […]

SESTO FIORENTINO – “Da un po’ di tempo non si ascoltavano sollecitazioni per una ripresa di confronti politici, a Sesto, fra le diverse ‘anime’ del Centrosinistra. Nello stato di confusione politica è pur sempre un segnale da non sottovalutare, da non lasciare cadere nel  vuoto”. E’ quanto si legge in una nota della Segreteria del Partito Socialista il giorno dopo i tavoli di lavoro proposti dal PD e aperti a politici e cittadini.

“L’occasione è stata offerta dal convegno organizzato dal Partito Democratico sul Piano Strutturale intercomunale  – prosegue la nota – alla  ricerca di spunti urbanistici da inserire nelle osservazioni da proporre per la definitiva approvazione del Piano. Possiamo affermare che il convegno, un primo risultato positivo l’abbia ottenuto: propositi  per la ricerca di confronti fra le forze politiche anche al di fuori del Consiglio Comunale. Personalità di spicco del mondo accademico, delle istituzioni regionali, delle associazioni di categorie non hanno fatto mancare sollecitazioni; sicuramente potranno essere di aiuto a chi formalizzerà le osservazioni al Piano. Per parte nostra, dagli interventi, abbiamo avuto conferma delle valutazioni già espresse in altra sede”.

“L’occasione era buona – prosegue la nota – la redazione del Piano Strutturale intercomunale di due comuni – Calenzano e Sesto- che, oltre ad avere identità storiche, territoriali e insediative, hanno avuto la lungimiranza di dare ospitalità a due sedi universitarie. Come si evince dal Piano non è sufficiente, per la loro vita, l’identificazione dei due siti in identità ‘Policentriche’; infatti, se le realtà ‘Policentriche’, per volontà politica oppure per la mancanza di infrastrutture reali e virtuali non interagiscono con il  mondo esterno, sono condannate all’autoreferenzialità, con tutto quello che ne deriva”.