Spazio Reale: 34 posti letto per favorire l’integrazione fra studenti stranieri

  CAMPI BISENZIO – Un’opportunità importante per l’azienda, in questo la DSU Toscana, ovvero l’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario, ma anche per il territorio. E’ stato presentato infatti stamani presso la Fondazione Spazio Reale a San Donnino il “progetto di coabitazione” che consente appunto al DSU Toscana di utilizzare 34 posti letto […]

 

CAMPI BISENZIO – Un’opportunità importante per l’azienda, in questo la DSU Toscana, ovvero l’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario, ma anche per il territorio. E’ stato presentato infatti stamani presso la Fondazione Spazio Reale a San Donnino il “progetto di coabitazione” che consente appunto al DSU Toscana di utilizzare 34 posti letto all’interno della “Cittadella” di Spazio Reale, un servizio riservato a studenti universitari italiani e stranieri che frequentano l’ateneo fiorentino e che risultano vincitori della borsa di studio promossa dallo stesso DSU. A illustrare la convenzione don Giovanni Momigli, presidente Fondazione Spazio Reale, Adriano Chini, sindaco di Campi Bisenzio, e Marco Moretti, presidente DSU Toscana. Un progetto nato nel luglio scorso grazie all’impegno dell’ex vice-sindaco Serena Pillozzi (che il sindaco Chini ha voluto ringraziare personalmente) e che è nato “con l’intento – si legge in una nota – di perseguire l’obiettivo comune della promozione dell’interculturalità e l’inserimento degli studenti nei sistemi formativi e scolastico-universitari ma anche nelle relazioni personali”. Così ad oggi (l’accordo è già in funzione dal 1 marzo e resterà valido fino al 15 ottobre 2014) sono già diciotto i giovani ospitati all’interno della struttura: dieci italiani, due cinesi e sei africani per un corrispettivo concordato nella cifra di 3.000 euro annui a posto letto per un importo complessivo riferito all’intera durata dell’accordo di 162.273 euro. “Quella in cui ci troviamo – ha detto il sindaco Chini – è una struttura che ha pochi eguali in Toscana, un’eccellenza che adesso è arricchita da altrettanti elementi di prestigio. Basti pensare che nel Comune di Campi, su 44.000 residenti, 8.000 provengono da varie parti del mondo. Qualcuno continua a pensare che San Donnino sia una particolarità: in realtà ci troviamo di fronte a una vera e propria diffusione di questo fenomeno di interazione”. “Essenzialmente – ha detto Marco Moretti – sono tre gli aspetti da mettere in risalto: l’aumento dei posti letto nella zona, considerato che l’azienda allo stato attuale non dispone di un numero di alloggi che consentano di soddisfare tutti gli aventi diritto, un progetto di qualità ma anche che questo sia legato all’esperienza di don Momigli e a quanto lui ha fatto nel corso degli anni”. Concetti, questi, su cui si è espresso anche lo stesso parroco di San Donnino, che nell’occasione ha presentato Giorgia Salvatori, il “trait d’union” fra gli studenti: “Fondamentale è lo scopo di favorire l’incontro fra studenti di nazionalità diverse, ovviamente compresa quella italiana. Non a caso, nelle camere, tutte a due letti, trovano posto un ragazzo italiano e uno straniero. E insieme a loro, quanto prima, daremo il via a una serie di iniziative che li vedranno protagonisti anche sul territorio in modo che si sentano a tutti gli effetti parte integrante di questo progetto”.