Spazio Reale in prima linea nell’emergenza alluvione in Toscana

CAMPI BISENZIO – In questi giorni di grande emergenza Spazio Reale è al centro della rete di solidarietà che sia sta dimostrando unita e compatta, in tutte le zone colpite dall’alluvione in Toscana. L’auditorium, le sale e il centro sportivo sono da subito stati messi a disposizione dall’Arcidiocesi di Firenze. Oltre 150 persone ospitate fino […]

CAMPI BISENZIO – In questi giorni di grande emergenza Spazio Reale è al centro della rete di solidarietà che sia sta dimostrando unita e compatta, in tutte le zone colpite dall’alluvione in Toscana. L’auditorium, le sale e il centro sportivo sono da subito stati messi a disposizione dall’Arcidiocesi di Firenze. Oltre 150 persone ospitate fino ad ora e circa 500 volontari che qui hanno la propria base operativa da giovedì notte. “Siamo stati coinvolti dal sindaco di Campi che ci ha chiesto la possibilità di utilizzare lo spazio per la prima accoglienza delle persone con abitazioni coinvolte nell’alluvione, – commenta Stefano Ciappelli, presidente di Spazio Reale ETS – abbiamo aperto la struttura già giovedì notte, intorno alle una sono arrivati i primi sfollati, alcuni in situazioni anche abbastanza critiche, con casi di ipotermia perché sono stati sorpresi dall’acqua mentre dormivano”.

I primi interventi di emergenza che hanno coinvolto la Protezione Civile stanno adesso lasciando spazio ad azioni più mirate e rivolte in maniera capillare alla popolazione colpita: famiglie in grave emergenza abitativa e aziende che devono fare i conti con i danni dell’alluvione. Nei prossimi giorni l’auditorium, struttura dedicata a eventi e convegni che può ospitare fino a mille persone, diventerà infatti centro di coordinamento della Caritas, per gli aiuti alle famiglie e alle attività commerciali in difficoltà. Un’ampia rete di supporto sta già inviando a Campi Bisenzio macchinari, cibo e altri generi di prima necessità da molte zone del paese, da Milano a Reggio Emilia. In arrivo anche colonne mobili dell’Esercito Italiano che saranno ospitati nella struttura sportiva del complesso. “Nel nostro Dna c’è da sempre l’accoglienza. Lo spazio nasce come centro di intercultura, come luogo di incontro al servizio della comunità con una vocazione sociale molto marcata – conclude Ciappelli – ed è proprio in momenti di grave emergenza come questo che deve prevalere questo aspetto fondamentale della nostra mission”.