Sport all’aria aperta e profilo europeo per il parco urbano delle Carpugnane

CALENZANO – Un parco urbano diviso in spazi diversi dove fare sport all’aria aperta, dove coltivare gli orti cittadini, dove portare i cani, far giocare i bambini. E’ questa l’idea alla quale stanno lavorando all’Università del Design Campus insieme all’amministrazione comunale sul Parco urbano delle Carpugnane. Ieri pomeriggio le suggestioni e le proposte sono state […]

CALENZANO – Un parco urbano diviso in spazi diversi dove fare sport all’aria aperta, dove coltivare gli orti cittadini, dove portare i cani, far giocare i bambini. E’ questa l’idea alla quale stanno lavorando all’Università del Design Campus insieme all’amministrazione comunale sul Parco urbano delle Carpugnane. Ieri pomeriggio le suggestioni e le proposte sono state presentate al pubblico dal sindaco Alessio Biagioli e dai tecnici dell’Università in un incontro che si è tenuto proprio nell’aula magna di via Pertini.

I 40 ettari del Parco delle Carpugnane potrebbe diventare un’area verde urbana di respiro europeo diventando punto di riferimento per chi cerca una zona relax o un parkour per lo skate, un’area fitness, ma anche una pista per il ciclismo e il ciclo cross oppure un’area naturalistica e un percorso ciclo-pedonale.

Il sindaco Biagioli ha ripercorso la storia e il progetto di quello spazio verde da quando “Autostrada – ha detto – presentò il progetto di ampliamento”; adesso i tempi sono cambiati così come le esigenze, ma anche i costi della gestione di un parco. Secondo il progetto dell’epoca (primi anni 2000) “l’area – ha detto il sindaco – poteva diventare il luogo delle aree boscate perse con il passaggio autostradale. Infatti, nel primo progetto ci sono tanti alberi, ma anche uno spazio riservato agli scavi della galleria”. Il costo era di 15 milioni.

“Quella previsione e quell’area vuota è diventata oggi un’opportunità – ha aggiunto il sindaco Biagioli – e ha assolto la funzione di compensazione. Oggi sono cambiate alcune situazioni. Da parte di autostrada non c’è più la necessità di mettere le terre di scavo e quindi si libera prima l’area e si rende alla fruibilità uno spazio maggiore. Nel corso degli anni è maturata un’altra condizione: Autostrada non farà più il parco, ma sarà fatto in convenzione e il Comune appalterà direttamente i lavori. Questo permetterà di avere una gestione modulare e avere in mano le redini dei tempi per la realizzazione del parco”.

Un altro aspetto che ha permesso al Comune di ripensare il progetto, ha detto il sindaco, è quello dell’identità. “Il parco pensato in altri tempi – ha detto Biagioli – non aveva un’identità forte. Quelle funzioni erano da ripensare. Banalmente in quel parco non c’era un anello dove correre a piedi, c’è uno spazio per i concerti con i costi enormi soprattutto alla luce della nuova normativa. E poi mancava l’identità. Abbiamo avviato un percorso con l’Università per creare questa identità. Da qui è nata l’idea di uno spazio dedicato allo sport, attività che attraversa tutte le generazioni. Un parco dove fare attività sportiva all’aria aperta, ma che sia attrattivo altrimenti affinchè non perda le sue funzioni. Così ci siamo posti il tema di suddividere il parco in lotti con gestioni a basso costo, in modo da non mettere in crisi il bilancio del Comune”.

Il progetto scaturito è un parco urbano europeo dove ospitare esigenze diverse legate all’attività fisica. Da qui parte il percorso del nuovo progetto del Parco urbano delle Carpugnane.