Stadio Franchi, gli architetti: “Intervenire subito sul Franchi e sull’area di Campo di Marte”

FIRENZE – Sulla questione dello stadio Franchi, dopo la dura presa di posizione di ieri del presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, in risposta alla lettera del Mibact, è intervenuto anche l’Ordine degli architetti di Firenze: “Il Ministero dei beni culturali ha fatto chiarezza con una relazione precisa, non fraintendibile, per identificare quali siano gli elementi […]

FIRENZE – Sulla questione dello stadio Franchi, dopo la dura presa di posizione di ieri del presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, in risposta alla lettera del Mibact, è intervenuto anche l’Ordine degli architetti di Firenze: “Il Ministero dei beni culturali ha fatto chiarezza con una relazione precisa, non fraintendibile, per identificare quali siano gli elementi strutturali, architettonici o visuali necessari per il restauro del Franchi. Sono gli stessi che aveva individuato la Soprintendenza con l’aggiunta dell’anello strutturale originario. Il parere del Ministero definisce inoltre le opere che dovranno essere realizzate sia per la funzionalità ai fini della sicurezza, sia per l’adeguamento agli standard internazionali, che condividiamo”.

“Ci siamo da tempo espressi a favore di una soluzione che prevedesse la valorizzazione, il restauro e l’adeguamento alle nuove esigenze dello stadio Franchi, necessità dovuta anche allo stato in cui si trova attualmente l’impianto, e abbiamo sostenuto che il restauro di un manufatto come lo stadio potesse o dovesse prevedere interventi anche con un linguaggio architettonico nuovo e contemporaneo, come la creazione di una copertura o la possibilità di integrare le curve in modo da avvicinare gli spettatori al campo”.

“Ora – hanno concluso – auspichiamo che l’amministrazione comunale metta in atto tutti gli strumenti per intervenire sullo stadio seguendo la strada indicata dal Ministero, avviando contemporaneamente un percorso di progettazione urbanistica dell’intera area del Campo di Marte attraverso un concorso di progettazione che possa integrare il restauro dello stadio, la rifunzionalizzazione delle aree che saranno libere in seguito all’apertura del nuovo centro sportivo di Bagno a Ripoli, le nuove infrastrutture della tramvia e le necessarie opere per l’organizzazione della viabilità e della sosta”.