Stanasel (Lega): “Il Pride a Prato è una parata politica contro il Governo, basta ipocrisie e strumentalizzazioni”

PRATO – “Finalmente cade la maschera: il Toscana Pride 2025 non è una semplice manifestazione per i diritti, ma una parata politica militante e schierata contro il Governo. Siamo di fronte a una strumentalizzazione ideologica che offende le istituzioni e sfrutta la sensibilità delle persone per scopi partitici”: a dirlo è Claudiu Stanasel, capogruppo della Lega, vicepresidente del consiglio comunale di Prato […]

PRATO – “Finalmente cade la maschera: il Toscana Pride 2025 non è una semplice manifestazione per i diritti, ma una parata politica militante e schierata contro il Governo. Siamo di fronte a una strumentalizzazione ideologica che offende le istituzioni e sfrutta la sensibilità delle persone per scopi partitici”: a dirlo è Claudiu Stanasel, capogruppo della Lega, vicepresidente del consiglio comunale di Prato e consigliere nazionale del movimento Il Mondo al Contrario, dopo le rivelazioni uscite sulla stampa, spiega, “in cui gli organizzatori del Pride ammettono senza filtri che l’evento sarà una manifestazione politica contro l’arretramento delle tutele”, parlando di una “crociata ideologica del Governo” e di una “vera e propria persecuzione”. 

“Parlare di crociate e persecuzioni in Italia è una menzogna pericolosa e una grave offesa. Il Governo sta lavorando con serietà e rispetto delle leggi per unire il Paese, non per dividerlo. Chi sostiene il contrario fa solo politica sulla pelle dei cittadini, – aggiunge Stanasel – è gravissimo che Regione Toscana e Comune di Prato abbiano concesso il loro patrocinio istituzionale a una manifestazione così apertamente militante e schierata contro il Governo nazionale. Le istituzioni devono rappresentare tutta la collettività, mantenendo imparzialità e rispetto per ogni cittadino, non alimentando divisioni” .Particolarmente duro il richiamo all’assessore regionale Alessandra Nardini, che ha dichiarato che “Siamo tra i Paesi europei meno avanzati in tema di diritti Lgbtqia+, insieme a nazioni come Ungheria e Romania”. Un’affermazione dispregiativa e infondata che dimostra come Nardini parli della Romania e dell’Ungheria non con rispetto, ma con un atteggiamento ideologico fazioso”.

“Sono di origini romene e chiedo che l’assessore regionale si sciacqui la bocca prima di usare la Romania in modo dispregiativo e strumentale. La Romania è uno Stato europeo, democratico e libero, e merita rispetto, non propaganda infondata. Paragonare l’Italia a presunti regimi autoritari è non solo falso, ma anche un’offesa verso due popoli europei. In realtà, Romania ed Ungheria sono Paesi non si sono sottomessi alla deriva ideologica che il Pd e i socialisti europei cercano da decenni di imporre a tutta Europa, ignorando la volontà dei popoli europei e forzando modelli sociali calati dall’alto. Criticare la Romania e l’Ungheria solo perché mantengono le loro scelte sovrane e rispettano le tradizioni dei propri cittadini è un esempio di vera e propria strumentalizzazione politica e mancanza di rispetto verso nazioni sovrane e democratiche”.

Secondo Stanasel, il Pride segue uno schema già visto: “Si accende la miccia dell’emotività, si costruisce una narrazione vittimista, si attacca il Governo e si cavalca la piazza. Non si tratta di diritti, ma della politica del rancore che alimenta solo scontri e contrapposizioni. Dietro parole cariche di pathos e richiami a tragedie, si nasconde la solita strategia delle opposizioni: speculare sulla sensibilità delle persone per destabilizzare e dividere il Paese. Chi oggi strumentalizza il Pride non vuole costruire, ma distruggere e dividere, senza alcuna proposta seria né credibile. Invito tutti i cittadini a guardare oltre la propaganda e a non farsi manipolare da chi traveste la rabbia da compassione e la militanza ideologica da impegno civile. La vera politica si fa con responsabilità, visione e rispetto delle istituzioni, non con teatrini per dividere. La verità viene sempre a galla. Oggi, più che mai, si vede chiaramente”.