Stefano Fassina: “In autunno il nuovo partito”

CALENZANO – Stefano Fassina, ex Pd, è stato accolto da circa duecento persone presenti all’incontro per l’avvio del processo di fondazione di un nuovo partito della sinistra che si è tenuto nel giardino della Casa del popolo di via Puccini. Incontro aperto da Daniela Lastri che ha promosso la serata assieme all’ex sindaco di Calenzano […]

CALENZANO – Stefano Fassina, ex Pd, è stato accolto da circa duecento persone presenti all’incontro per l’avvio del processo di fondazione di un nuovo partito della sinistra che si è tenuto nel giardino della Casa del popolo di via Puccini.

Incontro aperto da Daniela Lastri che ha promosso la serata assieme all’ex sindaco di Calenzano Giuseope Carovani e all’ex vicesindaco di Campi Serena Pillozzi. I presupposti che hanno portato all’incontro, hanno spiegato i tre promotori, sono legati alle scelte per l’economia, il lavoro e la scuola praticate dal governo Renzi e dalle decisioni assunte all’interno del Pd dall’ex sindaco di Firenze.

Per Fassina “è il momento di smetterla con le critiche a Renzi, le abbiamo già fatte, adesso dobbiamo lavorare per fondare un partito della sinistra assieme a chi, in Europa, la pensa come noi”.

L’Europa, i problemi dell’economia e la democrazia interna sono stati al centro del discorso del deputato ex Pd.

“Per fondare un nuovo partito della sinistra basta rifarsi ai dettami della Costituzione – ha detto – bisogna essere convinti che è ancora valido il passo in cui si dice che siamo una Repubblica democratica fondata sul lavoro”. E poi si è parlato di diritti, di soldiarietà ma anche delle difficoltà “che hanno molti a vivere con solo 480 euro di pensione e quelle difficoltà che vivono le famiglie che non ce la fanno pià da anni a giungere alla quarta settimana”.

Secondo Fassina il nuovo partito potrà contare su un gruppo parlamentare sia al senato sia alla Camera e “potremo giungere alla costituzione nel corso del prossimo mese di novembre attraverso un processo di partecipazione democratico”. Da qui l’analisi della scarsa affluenza al voto che non è più una fenomenologia ma “un meditato rifiuto di un sistema politico che non dialoga più con il popolo”. Per Stefano Fassina occorrerà anche avere il coraggio di smtterla con le primarie “non per scegliere i candidati a sindaco o presidente della Regione ma per scegliere il segretario del parito che dovrà essere il frutto di una sintesi della discussione interna e del confronto sui programmi e gli obiettivi che vogliamo raggiungere. I segretari dei pariti non possono essere più nominati dai quotidiani a tiratura nazionale e dalle televisioni”.

“Boglia di sinistra diffusa” era stata l’analisi di Daniela Lastri iniziando la serata e con lo stesso slogan si è terminato spingendo affinché nascano e si sviluppino sul territorio comitati che lavorino in prospettiva alla fondazione del nuovo partito. Il primo banco di prova potrebbero essere le elezioni amministrative in programma a maggio 2016: si voterà anche a Sesto Fiorentino.

Guarda la foto gallery realizzata da Roberto Vicario