Termovalorizzatore, botta e risposta tra Muscas e Deljoye Sabeti

SESTO FIORENTINO – Botta e risposta tra il capolista di Sesto Civica, Fabrizio Muscas, e l’amministratore del gruppo Facebook “Abitanti di Sesto Fiorentino” Yashar Deljoye Sabeti. Oggetto del contendere il termovalorizzatore di Case Passerini. Un tentativo di attacco che si è trasformato in un clamoroso autogol”: con queste parole il movimento Sesto Civica commenta il […]

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SESTO FIORENTINO – Botta e risposta tra il capolista di Sesto Civica, Fabrizio Muscas, e l’amministratore del gruppo Facebook “Abitanti di Sesto Fiorentino” Yashar Deljoye Sabeti. Oggetto del contendere il termovalorizzatore di Case Passerini.

Un tentativo di attacco che si è trasformato in un clamoroso autogol”: con queste parole il movimento Sesto Civica commenta il post apparso sul gruppo Facebook in cui Deljoye Sabeti invitava a segnalare il capolista Fabrizio Muscas all’Ordine professionale dei Medici, con i dati del medico sestese. Secondo il movimento la “colpa” di Muscas sarebbe aver espresso la propria posizione sul tema dell’inceneritore, sostenendo che “oggi la struttura è inevitabile per superare le discariche, in attesa di lavorare a soluzioni tecnologicamente più avanzate” e che “l’inceneritore inquina, ma non più di altre fabbriche o altre attività umane”. Immediato il commento di Muscas: “Per fortuna – sostiene il capolista di Scelta Civica – non solo quell’appello sembra caduto nel vuoto, visto che i sestesi hanno di meglio da fare che seguire improbabili crociate. Non a caso, tra i commenti c’è chi ha ricordato all’autore che attaccare un medico su argomenti di medicina, pur non essendo un addetto ai lavori, non è esattamente la cosa più intelligente. Oltre a concludersi con un clamoroso flop, inoltre, quell’attacco ha mostrato soprattutto il livore e la pochezza delle argomentazioni di chi ‘vede rosso’ appena sente altri sostenere posizioni diverse dalle sue. Una cosa però è vera: qui c’è in gioco la salute dei sestesi, e proprio per questo che forse possono fidarsi più delle parole di un medico che non di quelle di chi nella vita ha fatto tutt’altro. Alla salute ci teniamo tutti”. Nel ricordare che diversi tra coloro che oggi sfilano contro l’inceneritore in realtà per anni lo hanno sostenuto, Muscas sottolinea poi un particolare significativo: “Nella foga del suo affondo – aggiunge – l’autore del post invita a rileggere ciò che scrissi due anni fa sull’inceneritore. Bene, così facendo ha dato modo ai suoi lettori di verificare che nel corso del tempo ho coerentemente tenuto le stesse, ragionevoli, posizioni. Se pensava di prendermi in contraddizione è cascato male, bastava leggere con attenzione (e senza paraocchi). Sull’inceneritore continueremo a sostenere posizioni intellettualmente oneste, non certo elaborate sulla base del sentito dire o sfruttando le paure della gente: certi modi di fare li lasciamo ad altri, così come gli strumenti degli attacchi personali”.

Ma non si è fatta attendere la replica di Deljoye Sabeti. “Da semplice cittadino – scrive in un commento l’amministratore del gruppo Facebook – politicamente non schierato e volutamente fuori dai giochi elettorali sestesi, aver suscitato con una semplice provocazione questa reazione di Sesto Civica e di Muscas porta a delle riflessioni importanti: il post ‘incriminato’ ha colto nel segno, dimostrando che il tema inceneritore sta togliendo consensi a Muscas, il suo gruppo e la compagine politica più estesa che essi rappresentano; quanto sopra sta generando nervosismi e preoccupazioni, ovvero paura di non essere più il partito preferito dalla maggioranza dei sestesi, questo comunicato ne è la prova schiacciante. Il post ha punto sul ‘vivo’ e forse un motivo ci sarà: ribadisco che un medico pagato dal Sistema sanitario nazionale, ovvero con le risorse dei cittadini, non può affermare con tanta leggerezza che non esistano correlazioni scientifiche tra inceneritori e aumento di tumori”. L’amministratore del gruppo spiega anche che durante la manifestazione no inceneritore di ieri, 14 maggio, “erano presenti numerosi medici di base sestesi e non: tutti loro sostengono che l’opera tanto desiderata dal Pd, Sesto Civica inclusa, è nociva e velenosa dichiarandolo anche pubblicamente davanti a 20 mila persone; non si può ignorare tale volontà popolare supportata anche da scienziati tra i quali medici che, a differenza di Muscas, si sono documentati lasciando fuori dalla porta la politica”. Infine, secondo Deljoye Sabeti, “a differenza di quanto Sesto Civica afferma nel proprio affannato comunicato, ci sono evidenti prove digitali (video, post) che testimoniano la vera posizione di Muscas due anni fa sul tema; l’opposto di oggi”. “Sesto Civica – prosegue – ha dimenticato che le nuove tecnologie possono aiutare i cittadini a ‘non dimenticare’, e che gruppi come Abitanti di Sesto Fiorentino sono nati proprio per colmare quel vuoto informativo di partecipazione lasciato dalle istituzioni e dalla politica”.