Termovalorizzatore, diffida dai 5 Stelle

CAMPI BISENZIO – I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle dei comuni della Piana hanno predisposto una diffida agli amministratori pubblici e ai gestori del futuro termovalorizzatore di Case Passerini. I consiglieri chiederanno l’adesione a comitati, movimenti e cittadini di sottoscrivere l’atto. La diffida è un atto formale in cui si avverte un soggetto di […]

CAMPI BISENZIO – I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle dei comuni della Piana hanno predisposto una diffida agli amministratori pubblici e ai gestori del futuro termovalorizzatore di Case Passerini. I consiglieri chiederanno l’adesione a comitati, movimenti e cittadini di sottoscrivere l’atto. La diffida è un atto formale in cui si avverte un soggetto di non compiere un certo comportamento e, in caso contrario, il passo successivo è l’azione legale.

La Conferenza dei servizi del 6 agosto – spiega in una nota il Movimento 5 Stelle di Campi Bisenzio – ha sostanzialmente dato il via alla realizzazione dell’inceneritore di Case Passerini basandosi su una Valutazione di impatto sanitario risalente al decennio scorso, che considera solo il territorio entro un chilometro dall’impianto e senza valutare gli inquinanti più pericolosi prodotti dai moderni inceneritori. Inoltre non è stato assolutamente valutata la sommatoria degli effetti inquinanti prodotti da altre infrastrutture quali il nuovo aeroporto e la mancata realizzazione delle opere di mitigazione”. Secondo i consiglieri del movimento “le amministrazioni ed in particolare i sindaci hanno trascurato elementi degni di nota riportati nella letteratura scientifica e sollevati con allarme anche dai medici, ignorando di fatto il principio di precauzione circa la salute dei cittadini”.

I 5 Stelle spiegano che continueranno anche la loro battaglia politica per tutelare la volontà dei cittadini che nel 2007 in un referendum dissero no al termovalorizzatore. “Ma la battaglia sarà anche legale – concludono – con denunce penali e richieste di risarcimento danni verso i responsabili che permettono la costruzione dell’inceneritore o che non vi si oppongono con tutti gli strumenti – politici e amministrativi – a loro disposizione”.