Tornano a lavorare e “non trovano” più l’azienda

CALENZANO – Ci sono aziende in difficoltà e lavoratori che manifestano per il rischio licenziamento, altri perché “non trovano più la loro azienda”. Può sembrare strano, ma è un po’ quello che accade alla Servimoda (ex Pulzeta) di Campi Bisenzio che si occupa di componenti per la moda. L’ultima vicenda è di otto giorni fa […]

CALENZANO – Ci sono aziende in difficoltà e lavoratori che manifestano per il rischio licenziamento, altri perché “non trovano più la loro azienda”. Può sembrare strano, ma è un po’ quello che accade alla Servimoda (ex Pulzeta) di Campi Bisenzio che si occupa di componenti per la moda. L’ultima vicenda è di otto giorni fa quando 14 lavoratori senegalesi sono “rimasti a casa” perché un guasto al generatore impediva la produzione; dopo una settimana, lunedì 27 novembre i lavoratori sono tornati nella sede di via San Quirico della Servimoda e hanno scoperto che il generatore non c’era più e nell’edificio si trovavano solo macchinari vecchi. A raccontare la vicenda è Andrea Vignozzi della Cgil ricordando che la Servimoda (ex Pulzeta) dall’aprile scorso ha spostato la sede e la produzione in via San Quirico a Campi Bisenzio. “La vicenda continua – dice Vignozzi – arrivati nell’azienda i lavoratori hanno chiesto di parlare con il titolare, un cinese che all’inizio si è fatto negare e poi ha detto che li avrebbe accompagnati a parlare nell’azienda vicino. Una volta arrivati, però, il titolare, ha detto ai lavoratori di attenderlo ai cancelli perché sarebbe salito per prendere alcune cose. E’ stato mentre aspettavano che scendesse il titolare che alcuni lavoratori lo hanno visto uscire dalla porta sul retro, salire in auto e allontanarsi”.

E adesso? “Noi chiediamo il rispetto degli accordi – risponde Vignozzi – e dei diritti dei lavoratori e a questo punto chiediamo un incontro con il console cinese”. L’azienda, spiegano alcuni lavoratori, non è in crisi. “Il lavoro c’è – dicono – tanto che il ritmo è serrato”. Ma quando e dove? “Dietro ci sono altre due aziende sorelle – spiega Vignozzi – e la gente lavora, ma questa dove lavorano i 14 ragazzi senegalesi è una scatola vuota”.

Stamani i lavoratori hanno presidiato davanti all’azienda, quella dove da lunedì scorso non c’è più il generatore.