PRATO – Si è svolta questa mattina la seconda tappa di “Pendolari in attesa”, il tour del Pd toscano dedicato a chi si sposta ogni giorno con i mezzi pubblici per lavoro o studio. La delegazione è partita alle 7.28 da Vernio sulla linea Bologna-Firenze, percorrendo il tratto fino a Prato centrale. Sul regionale 17807 erano presenti l’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli, il segretario regionale Pd Emiliano Fossi, i consiglieri regionali Marco Martini e Francesco Gazzetti, i sindaci Maria Lucarini e Francesca Vivarelli, il vicesindaco di Cantagallo Giulio Bellini. Alla stazione di Prato centrale li hanno accolti il segretario Pd Prato Marco Biagioni e il responsabile servizi essenziali Alessio Pietrolungo. Una mattinata, quella di oggi, segnata da forti disagi per i pendolari diretti verso l’Emilia Romagna a causa della soppressione del regionale 17806, previsto in partenza alle 6.45 da Prato centrale e fermato per un controllo tecnico ai sistemi di bordo.
“Il trasporto pubblico nei comuni della Val di Bisenzio evidenzia criticità significative, – dice Marco Martini – i cittadini con cui abbiamo parlato anche questa mattina lamentano corse insufficienti, continui ritardi o cancellazioni e orari non adeguati alle loro esigenze quotidiane. Inoltre, la mancanza di integrazione tra i servizi ferroviari e quelli su gomma complica ulteriormente gli spostamenti”. “È fondamentale – continua Martini – potenziare la rete ferroviaria locale, con l’apertura di nuove stazioni e l’ammodernamento dell’organizzazione per garantire una mobilità capillare. Inoltre, l’integrazione tra servizi ferroviari e su gomma deve diventare una priorità, per offrire collegamenti rapidi e una mobilità realmente efficiente. Dobbiamo adottare un piano ambizioso, con risorse certe e una governance unitaria, che metta al centro le esigenze delle persone perché il trasporto pubblico non è solo una questione di infrastrutture e mobilità, è una questione di giustizia sociale e di futuro per il nostro Paese”.
“Dobbiamo fare tutto il possibile per ridurre il traffico privato sulla statale 325, consapevoli che quello commerciale e industriale non ha al momento alternative, – dice Alessio Pietrolungo, responsabile transizione ecologica e servizi essenziali del Pd Prato – la soluzione passa da una piena integrazione del trasporto su ferro e su gomma, evitando inutili sovrapposizioni. Come Pd Prato chiediamo alla Regione Toscana di coordinare il dialogo tra Autolinee Toscane e Rfi per ottimizzare orari e corse. Gli autobus devono collegare le aree interne della Val di Bisenzio alle stazioni ferroviarie. Inoltre, chiediamo la creazione di quattro nuove fermate a Cantagallo, La Briglia, Santa Lucia e La Querce e il rifacimento delle banchine di Prato Centrale per garantire la piena accessibilità ai passeggeri. Servono anche tariffe agevolate per studenti e lavoratori attraverso un biglietto unico provinciale. Il potenziamento del trasporto pubblico è strategico per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica e garantire un servizio efficiente alle fasce più deboli”.