Tra favola e realtà “L’impagliatore di sedie” conquista il pubblico

CAMPI BISENZIO – C’è la dimensione del sogno, lo spazio del ricordo che si mischia col presente e soprattutto c’è l’amore, l’amore per Firenze, con le sue storie e i suoi personaggi, l’amore dell’artigiano per il proprio lavoro e l’amore di Piero per Maria; tutto questo è “L’impagliatore di sedie”, spettacolo portato in scena da […]

CAMPI BISENZIO – C’è la dimensione del sogno, lo spazio del ricordo che si mischia col presente e soprattutto c’è l’amore, l’amore per Firenze, con le sue storie e i suoi personaggi, l’amore dell’artigiano per il proprio lavoro e l’amore di Piero per Maria; tutto questo è “L’impagliatore di sedie”, spettacolo portato in scena da Emiliano Buttaroni al Teatrodante Carlo Monni sabato 5 e domenica 6 marzo.

Un’ora e mezzo di emozioni, tra risate e momenti di commozione, una favola moderna dal sapore antico in cui l’attore interpreta Piero Pallanti, burbero impagliatore di sedie orgogliosamente fiorentino e ancorato ai valori di un tempo ormai passato, che si trova a disagio in un mondo che va sempre più veloce, che parla una lingua che non è più la sua. 

E così Pallanti, mentre lavora nella sua bottega parla con sé stesso e col pubblico. Racconta la sua Firenze, quella dei monumenti ammirati in tutto il mondo e che i fiorentini di oggi non conoscono quasi più, quella dei personaggi storici e della gente comune che diventa comunque a suo modo protagonista. Parla e lavora, racconta con quanto passione e maestria realizzi quelle sedie nate per durare nel tempo. Parla e ricorda, rivive la vita passata, ma soprattutto la vita con Maria, la moglie persa anni fa di cui ancora sente la voce. E, a sorpresa, alla fine parla anche con Dio che, proprio in virtù della sua abilità nel lavoro, fa a Pallanti una richiesta particolare, realizzare delle sedie per le anime del Paradiso.

Ne “L’impagliatore di sedie” musica e parole si alternano; ad affiancare Buttaroni, che dello spettacolo cura anche la regia insieme ad Andrea Bruno Savelli, in scena ci sono anche Evelyn Di Biase e Stefania Bedetti (conosciute come Eviolins). Voce e violino diventano così una parte fondamentale dello spettacolo, sottolineandone i momenti principali e contribuendo a creare quell’atmosfera da favola in grado di coinvolgere lo spettatore e portarlo in uno spazio senza tempo, quello spazio dove un personaggio genuino e ancorato alle radici come l’impagliatore Pallanti è il protagonista assoluto, uno spazio dove anche lo spettatore può farsi trasportare dai ricordi, dove tra gli applausi e le risate c’è anche lo spazio per riflettere e commuoversi. Un gioco di luci e il taglio perfetto del racconto è ben bilanciato dalla regia che resta sempre sospesa tra la magia e la realtà. 

Valentina Tisi