“Tra incanto e sfregio”, i lenzuoli (e lo smog) di via Roma in mostra a Recanati grazie a Vittorio Sgarbi

SIGNA/LASTRA A SIGNA – “Immaginate la bellezza del paesaggio toscano. E dimenticatela”: iniziava così, lo scorso 24 ottobre, un lungo post di Vittorio Sgarbi su Facebook. Post in cui parlava di “Lastra a Signa e Signa, in provincia di Firenze, dove è in atto dal 2017 quella che è diventata famosa come la protesta dei […]

SIGNA/LASTRA A SIGNA – “Immaginate la bellezza del paesaggio toscano. E dimenticatela”: iniziava così, lo scorso 24 ottobre, un lungo post di Vittorio Sgarbi su Facebook. Post in cui parlava di “Lastra a Signa e Signa, in provincia di Firenze, dove è in atto dal 2017 quella che è diventata famosa come la protesta dei lenzuoli”. Ebbene (anche) quei lenzuoli saranno al centro di una mostra fotografica, di fotografia contemporanea per la precisione, intitolata appunto “Paesaggio italiano – L’infinito tra incanto e sfregio”. Mostra che è a cura di Vittorio Sgarbi e che sarà inaugurata il prossimo 1 dicembre a Recanati presso il Museo Civico di Villa Colloredo Mels dove resterà aperta fino al 15 gennaio 2020. “Nello scatto di Daniele Pisani (www.instagram.com/rappi) – scriveva ancora Sgarbi (e che vedete riprodotto qui sotto, n.d.r.) – fotografo che ho selezionato per la mostra “Paesaggio italiano – L’infinito tra incanto e sfregio”, c’è tutta la disperazione di chi abita lì e si sente impotente di fronte a chi dovrebbe e potrebbe fare qualcosa e che sta firmando invece la condanna di morte in vita”. Un ottimo viatico, la mostra, in vista della manifestazione che ci sarà invece il 13 dicembre e che riguarderà entrambi i territori comunali, quello di Signa e Lastra a Signa. Con ritrovo alle 16 davanti ai rispettivi Comuni e partenza per dirigersi verso il ponte sull’Arno. Due cortei guidati dai sindaci e ai quali, spiegano dal Comitato nuovo ponte per la Piana, sono invitate a partecipare tutte le associazioni del territorio oltre ai sindaci dei Comuni limitrofi”. Quello del nuovo ponte sull’Arno, infatti, è un problema che non riguarda solo le Signe ma tutta l’area metropolitana: “Noi abbiamo sempre chiesto questo, che le amministrazioni comunali fossero al nostro fianco. Ma la nostra speranza è che partecipino anche gli amministratori degli altri Comuni”. L’importante, ci tengono a ribadirlo, è che non ci siano simboli di partito e “che quel giorno tutti si esca dalle nostre case per manifestare e richiedere un’infrastruttura che non serve solo a Signa e a Lastra a Signa”. Comitato che inoltre ha scritto anche al ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli, perché l’attenzione a quello che è un problema annoso, sia – e resti – in ambito nazionale: “Abbiamo tappezzato i muri della via centrale di Signa, via Roma – si legge – con lenzuola recanti scritte molto eloquenti che hanno avuto risonanza locale e nazionale. Un nostro concittadino parteciperà a una mostra a Recanati con le foto dei nostri lenzuoli. Vittorio Sgarbi, che curerà tale mostra, ha scritto un post su Facebook descrivendo con parole toccanti e veritiere la nostra protesta. (..) A oggi (quando si parla del ponte, n.d.r.) la Regione Toscana ha risposto con uno studio di fattibilità per un nuovo tracciato che si concluderà a fine anno ma che non risolverà del tutto il problema del traffico delle due cittadine seppure sembri l’unica possibilità viste le problematiche del nostro territorio legate a rischio idraulico oltre a fiumi e ferrovie da attraversare. Abbiamo saputo dai nostri sindaci che vi siete incontrati a Firenze e che le hanno spiegato a grandi linee quali sono le esigenze di questo territorio; pertanto, le scriviamo per chiedere il suo aiuto affinché i cittadini di queste due comunità finalmente abbiano riconosciuto un diritto fondamentale: la salute. Perché la salute non può essere uno spot elettorale”. In attesa del 13 dicembre.

Pier Francesco Nesti