Trincea di signore al Teatro Manzoni

Dopo Amanda Sandrelli e Anna Meacci, saranno Daniela Morozzi e Monica Bauco le protagoniste di “Trincea di signore”, venerdì 17 febbraio al Teatro Manzoni (ore 21, biglietti 13/10/5 euro). L’alternanza dei cast, del resto, è nel dna di questo spettacolo scritto da Silvia Calamai e portato al successo dall’indimenticata Barbara Nativi, che ne ha sempre […]

Dopo Amanda Sandrelli e Anna Meacci, saranno Daniela Morozzi e Monica Bauco le protagoniste di “Trincea di signore”, venerdì 17 febbraio al Teatro Manzoni (ore 21, biglietti 13/10/5 euro). L’alternanza dei cast, del resto, è nel dna di questo spettacolo scritto da Silvia Calamai e portato al successo dall’indimenticata Barbara Nativi, che ne ha sempre curato la regia. Ed è a lei e alla sua messa in scena che il Teatro delle Donne rende omaggio con questa nuova produzione in collaborazione con il Teatro della Limonaia – di cui Barbara è stata anima e direttrice artistica – per la regia di Dimitri Milopulos e Gherardo Vitali Rosati.

Daniela Morozzi e Monica Bauco sono Ortensia e Gervasia, due donne anziane che spiano dalla finestra la città invasa dalle acque, fra ricordi e nostalgie, battibecchi e speranze, fantasticando su improbabili fughe in canotto.

Ortensia e Gervasia sono chiuse in casa e parlano, parlano… Ma le loro chiacchiere non sono la chiave unica del testo: il mondo in cui le due donne abitano è deserto e privo di certezze. Pare che Ortensia sia salita da Gervasia perché ha finito il latte o l’olio; sembra che Ortensia non possa tornare nel suo appartamento e che anche la Cupola e il Campanile si dissolvano e scompaiano in una lontananza umida e pericolosa. Il nemico è l’Altro, ma nessuno sa che cosa sia. Ci entra in casa e ci parla, con lunghi e strani silenzi. Scritto da Silvia Calamai – autrice fiorentina, docente di linguistica all’Università di Siena e per diversi anni di drammaturgia alla scuola di scrittura teatrale del Teatro delle Donne – “Trincea di signore” è stato straordinariamente interpretato nel 2002 da Marisa Fabbri e Franca Nuti nel 2002, poi lo abbiamo visto nel 2003 attraverso gli umori e le visioni di Lucia Poli e Marcella Ermini.

Quindi repliche sui palchi di tutta Italia, sempre per la regia della compianta Barbara Nativi. Tra i riconoscimenti: finalista alla 46° edizione del Premio Riccione per la Nuova Drammaturgia, e  Premio Battipaglia-Under 32 2002.

Musiche originali dal vivo di Marco Baraldi, con la voce di Giada Secchi. Luci di Andrea Nares