“Tutto finisce, tutto ricomincia”: adesso è scritto anche in un libro

CAMPI BISENZIO – Può essere un amore, può essere un’amicizia, può essere, purtroppo, anche la vita di qualcuno a noi caro. Ma alla base di tutto dovrebbe esserci sempre la consapevolezza che, gioco forza, la vita va avanti. E che è fondamentale continuare a viverla. E’ quello che racconta in modo semplice ed emozionante al […]

CAMPI BISENZIO – Può essere un amore, può essere un’amicizia, può essere, purtroppo, anche la vita di qualcuno a noi caro. Ma alla base di tutto dovrebbe esserci sempre la consapevolezza che, gioco forza, la vita va avanti. E che è fondamentale continuare a viverla. E’ quello che racconta in modo semplice ed emozionante al tempo stesso Filippo Moretti nel suo ultimo libro: “Tutto finisce, tutto ricomincia”. Con cinque personaggi, più un sesto che dovrete scoprire solo leggendo il libro, in viaggio, per motivi diversi ma se vogliamo tutti riconducibili a un unico “traguardo”, a un’unica “stazione”, su un Italo Treno diretto da Salerno a Torino. Una tempesta di neve, però, blocca il treno sulle rotaie, in mezzo alla campagna, una sosta apparentemente interminabile e che permette a ognuno di loro di mettersi a nudo e raccontare la propria vita. Con “un’incredibile serie di colpi scena a suggellare una storia che è un po’ la storia di tutti noi”. E una frase che è il fil rouge di tutto il libro, una lettura amabile e che “odora” di buono: “Non cercare pane migliore di quello fatto col grano”. Insieme a Prato, la città dove l’autore vive e che è anche la stessa di alcuni dei personaggi. Per capire il perché, non vi resta altro da fare che sfogliare il libro. Con un altro particolare a dare ancora più risalto alla storia di Moretti: una parte del ricavato delle vendite, infatti, viene devoluto in beneficenza alla Fondazione onlus “L’arcobaleno di Elena”.

Scrittore per vocazione, speaker radiofonico, per divertimento, attore e sceneggiatore teatrale come sogno professionale e adesso anche istruttore nei corsi di scrittura creativa e di recitazione teatrale “come impegno sociale e morale”, Filippo l’abbiamo incontrato in una fredda mattina di febbraio a Campi Bisenzio, con la musica e le parole di “With or without” degli U2 come sottofondo, quasi a dare ancora più forza a quelle che sono state le “impressioni” di chi scrive. Ovvero che nella vita, purtroppo o per fortuna, i distacchi sono parte fondante. Ma, al tempo stesso, può esserci sempre l’occasione o l’opportunità per provare a risalire la china. “Quelle che racconto nel libro – spiega – sono cinque storie vere, anche se con nomi di fantasia, che ho raccolto in un unico testo. E se il titolo è sicuramente una metafora della vita, è altrettanto vero che con questa storia ho voluto dare la parola ai sentimenti”. Quei sentimenti che sono racchiusi alla perfezione anche nella copertina disegnata da Barbara Milillo, “travolta – si legge nella prefazione – da una fame insaziabile (dopo aver “divorato” il libro, n.d.r.), provocata dal croccante di situazioni amare, dolci, piccanti, indigeste, saporose, invitanti…”. Insomma, è proprio vero: sulla carrozza di quel treno, è come se ci fosse posto per ognuno di noi.

Originale anche la diffusione di “Tutto finisce, tutto ricomincia”: è sufficiente infatti scrivere una e-mail all’indirizzo pippomoretti62@gmail.com e lui viene a consegnarlo direttamente a casa. E come ciliegina sulla torta l’inizio del corso di scrittura “Scrittori… si diventa” che prende il via domani, martedì 16 febbraio alle 20.45 mentre è in fase di preparazione anche il corso in orario pomeridiano (per tutte le informazioni contattare Filippo Moretti).