Un appello online per la manifattura e il Museo Ginori

SESTO FIORENTINO – Un appello online per la manifattura Richard Ginori e per il Museo è stato lanciato dalle organizzazioni sindacali e dai lavoratori della Ginori e sottoscritto dal sindaco Lorenzo Falchi, dalla giunta comunale e dai consiglieri comunali. “E’ un appello per chiedere che la trattativa da troppo tempo portata avanti – dice il […]

SESTO FIORENTINO – Un appello online per la manifattura Richard Ginori e per il Museo è stato lanciato dalle organizzazioni sindacali e dai lavoratori della Ginori e sottoscritto dal sindaco Lorenzo Falchi, dalla giunta comunale e dai consiglieri comunali.

“E’ un appello per chiedere che la trattativa da troppo tempo portata avanti – dice il sindaco Falchi – per l’acquisizione dei terreni, arrivi ad una soluzione. La possibilità che la Ginori acquisisca l’area aiuterebbe anche il Museo di Doccia”.

“In questi mesi – si legge nell’appello – abbiamo seguito intensamente due vicende tra loro intrecciate. Da una parte la vicenda dell’antico Museo di Doccia che ha visto assieme ad aste deserte, un grande e generoso attivismo di tantissimi soggetti affinchè venisse riaperto ai cittadini. Dall’altra le puntate di una sfibrante trattativa tra l’azienda Richard Ginori e Unicredit, Bnl e Popolare di Vicenza, ovvero i creditori che possiedono il terreno dove si sorge la manifattura, che sta arrivando alla stretta definitiva perché determinerà la permanenza o meno dello stabilimento a Sesto Fiorentino e nell’area adiacente al Museo”.

“L’azienda lega la storia del suo marchi e del suo prodotto con il territorio – dice Bernardo Marasco della Cgil – e dall’altro la dimensione espositiva ha una maggiore forza se il Museo viene vivacizzato se accanto ha la produzione e rende ancora vivo una storia. L’azienda ha sempre detto che qualora non avesse il terreno di proprietà e qualora non riuscisse a fare un intervento strutturale e di investimenti torveà un’altra collocazione e quindi se in termini brevissimi non verrà risolta la questione dei terreni il primo stop che ci troveremo ad affrontare è una drammatica questione che significa lo spostamento da Sesto Fiorentino”.

E’ possibile sostenere l’appello sul sito change.org e già ci sono associazioni e privati che hanno già apposto la propria firma.