Un concorso letterario per Lorenzo “Orso” Orsetti: è la proposta di Campi a Sinistra

CAMPI BISENZIO – “Occorre sempre mantenere viva la memoria, per non dimenticare, per credere in un mondo diverso da questo”. Partono da questo presupposto le considerazioni di Lorenzo Ballerini, capo gruppo di Campi a Sinistra, che ha lanciato, come gruppo consiliare, la proposta di un concorso letterario per ricordare Lorenzo “Orso” Orsetti, morto il 19 […]

CAMPI BISENZIO – “Occorre sempre mantenere viva la memoria, per non dimenticare, per credere in un mondo diverso da questo”. Partono da questo presupposto le considerazioni di Lorenzo Ballerini, capo gruppo di Campi a Sinistra, che ha lanciato, come gruppo consiliare, la proposta di un concorso letterario per ricordare Lorenzo “Orso” Orsetti, morto il 19 marzo 2018 in Siria per combattere l’Isis a fianco della Ypg, l’unità di protezione popolare curda. “E’ stato – dice Ballerini – ed è un esempio importante di lotta alle ingiustizie ed è per questo che avevamo lanciato e rilanciamo oggi l’istituzione di un concorso letterario annuale intitolato a Lorenzo, sul tema della giustizia e la solidarietà internazionale, affinché il messaggio di Lorenzo venga tramandato anche alle generazioni future, e il potere della letteratura è proprio questo: rendere viva la memoria. È ormai trascorso un anno e mezzo, infatti, dall’approvazione del nostro ordine del giorno, approvato all’unanimità, dove con la condivisione della Comunità Curda, si doveva avviare un percorso per istituire questo concorso letterario intitolato a Lorenzo “Orso” Orsetti. A che punto siamo? Cosa è stato fatto fino ad adesso? Come gruppo consiliare Campi a Sinistra presenteremo una interrogazione e ci attiveremo in ogni modo per dare concretezza all’Ordine del giorno approvato dal consiglio comunale. Cogliamo l’occasione anche per dare la nostra solidarietà a Maria Edgarda Marcucci, detta Eddy, che come Lorenzo ha combattuto l’Isis a fianco delle Ypj, le forze di protezione femminile del Rojava, ma una volta tornata in Italia è stata condannata nel marzo 2020 a due anni di sorveglianza speciale dal Tribunale di Torino perché ritenuta socialmente pericolosa. Crediamo che non sia giusto piangere gli internazionalisti solo quando sono morti e condannarli se sopravvivono. Con Eddy e Lorenzo. Col popolo Curdo e i popoli in lotta per la propria autodeterminazione, pensiamo al popolo Saharawi e a quello palestinese. Come ha detto Lorenzo nel suo testamento, cerchiamo di essere quella goccia che scatena poi la tempesta della giustizia”.