Un nido di legno in bioarchitettura pronto per gennaio (foto gallery)

CALENZANO – Un record c’è già per il nuovo asilo nido di Settimello: dalla prima pietra, alla metà di dicembre scorso, i lavori nonostante il maltempo sono proseguiti a ritmo serrato e la struttura alla fine di settembre sarà pronta per il collaudo e a gennaio aprirà per ospitare i 50 bambini dai 3 ai […]

CALENZANO – Un record c’è già per il nuovo asilo nido di Settimello: dalla prima pietra, alla metà di dicembre scorso, i lavori nonostante il maltempo sono proseguiti a ritmo serrato e la struttura alla fine di settembre sarà pronta per il collaudo e a gennaio aprirà per ospitare i 50 bambini dai 3 ai 36 mesi. Il nuovo nido ha un’altra caratteristica: viene costruito in bioarchitettura completamente in legno e dotato di sistemi per il risparmio energetico. Questa mattina il sindaco Alessio Biagioli e l’assessore ai lavori pubblici Maria Pia Bonato hanno effettuato un sopralluogo all’interno dell’edificio.

L’edificio è stato realizzato da Arca Cooperativa sociale che si occuperà della gestione. Nei 500 metri di estensione sono stati ricavate tre sezioni ciascuna comprendente uno spazio per il gioco, il bagno e la cucina, e due laboratori di cui uno per la manipolazione e uno per le attività psicodinamiche. L’ingresso si affaccia su via Cioni e su questa parte si trovano anche gli uffici e le stanze di servizio, mentre la parte utilizzata dai bambini è sul retro ed è dotata di un loggiato in legno che permette l’accesso al giardino di circa mille mq. dove sarà creato un percorso educativo. In una zona della torre all’ingresso verrà creato un soppalco dedicato ad ospitare una biblioteca per i genitori.

Quello di Settimello è il quarto nido di Calenzano. “Già oggi copriamo il 61% degli utenti potenziali degli asili nido – ha detto il sindaco Alessio Biagioli – laddove l’Unione Europea prevede uno standard del 33%. Con l’apertura della nuova struttura si darà un contributo significativo dell’abbattimento della lista di attesa, che potrebbe azzerarsi”.

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