Un piccolo gesto fa la differenza: “Il mio dono alla Croce Viola”

SESTO FIORENTINO – Ci sono gesti piccoli, quasi invisibili, ma che lasciano il segno. Le persone che fanno parte delle associazioni di volontariato ne fanno tanti e spesso non vengono né visti né raccontati. Stavolta però qualcuno ha voluto raccontarne uno e dargli il giusto merito. E’ accaduto a Peretola a febbraio scorso. Una squadra della […]

SESTO FIORENTINO – Ci sono gesti piccoli, quasi invisibili, ma che lasciano il segno. Le persone che fanno parte delle associazioni di volontariato ne fanno tanti e spesso non vengono né visti né raccontati. Stavolta però qualcuno ha voluto raccontarne uno e dargli il giusto merito.

E’ accaduto a Peretola a febbraio scorso. Una squadra della Croce Viola – Pubblica assistenza di Sesto Fiorentino, composta in gran parte da giovani, è intervenuta per soccorrere un anziano nella sua abitazione. Arrivato il momento di uscire per salire sull’ambulanza, il signore ha chiesto un cappello dato che non usciva mai senza. Ma, una volta saliti sull’ambulanza, i giovani si sono accorti che il berretto era enorme, non era dell’anziano. Allora uno dei volontari è salito nuovamente in casa, ha visto un cappellino proprio della Croce Viola e lo ha portato all’anziano sull’ambulanza. L’uomo purtroppo non è più tornato a casa dall’ospedale, dove è morto qualche giorno dopo, e il nipote, presente alla scena del soccorso, ha deciso di raccogliere in memoria dello zio una cifra da destinare all’associazione di volontariato. Per sottolineare che in un momento in cui si pensa giustamente ai protocolli per il soccorso e si sta attenti, per prima cosa, all’aspetto tecnico e sanitario, dei soccorritori poco più che ventenni hanno anche dato spazio a un gesto semplice e umano, che faceva la differenza per una persona.

“Quando i parenti del signore ci hanno inviato una lettera raccontando l’accaduto – commenta il presidente della Croce Viola, Alessandro Iasiello – ci ha fatto piacere soprattutto perché ci hanno messo al corrente quello che avviene sul territorio attraverso il lavoro dei nostri ragazzi… sì perché i tre ragazzi in questione sono poco più che ventenni e ci piace sapere che hanno ancora queste piccole accortezze che sono il segno tangibile che i ragazzi, contrariamente a quel che si pensa, sono sensibili e amano il volontariato in tutte le sue forme e non solo nella emergenza pura, dove tra le altre cose sono davvero bravi”. Con la somma raccolta dalla famiglia, la Croce Viola acquisterà una tavola spinale: avrà una targa per ricordare una persona che ha apprezzato un gesto speciale.