SIGNA – Signa ha celebrato, nel fine settimana, uno degli appuntamenti più attesi dell’anno: il 21° Mercatino dei paesi gemellati, organizzato insieme alla Pro loco e ai suoi instancabili volontari, che ancora una volta ha trasformato il centro cittadino in un crocevia di tradizioni, volti e storie provenienti da Austria, Francia e da tante realtà del territorio toscano. Una festa intensa, caratterizzata da un forte senso di comunità e dal desiderio condiviso di continuare a costruire un’Europa fondata sui rapporti tra le persone. Il ricco week end ha visto sabato scorso l’inaugurazione della mostra “Cosimo III Granduca di Toscana e il bando mediceo del 1716. La prima legge al mondo a difesa del vino”, con la preziosa esposizione delle etichette dei vini toscani della collezione di Silvano Chiarantini. Un percorso storico che ha catturato l’attenzione del pubblico promossa dell’Associazione Scambi Internazionali con il sostegno del Rotary Club Bisenzio – Le Signe.
“Cosimo III, penultimo dei Medici che ricoprì il ruolo di Granduca – ha detto Maurizio Catolfi, presidente dell’Associazione Scambi Internazionali – emanò il 7 luglio 1716 un bando in merito al commercio del vino. Furono istituite quattro zone nelle quali venne tutelato il vino che producevano e ne vennero fissati i confini geografici: Chianti, Pomino, Carmignano e Vald’Arno di Sopra. Da quel momento non fu possibile vendere vini con queste denominazioni se non prodotti nelle zone indicate e secondo le modalità prescritte dal bando. Di fatto fu istituito, ante litteram, un sistema simile alla Doc, che disciplinò i metodi di produzione tutelando il marchio”. Domenica, poi, alla presenza degli amici dei paesi gemellati, con il sindaco di Oberdrauburg Stefan Brandstätter e i rappresentanti del comitato di Maromme, insieme all’assessore di Poggio a Caiano Piero Baroncelli e alla presidente del consiglio comunale di Carmignano Tamara Cecconi, il sindaco Giampiero Fossi, con Maurizio Catolfi, ha dato il via agli eventi del Mercatino dei paesi gemellati.
“Un appuntamento – ha detto Fossi – capace di unire culture e tradizioni diverse, restituendoci pienamente il senso di un’Europa viva, fatta di relazioni vere”. Fossi ha poi sottolineato il valore simbolico di questi scambi, particolarmente importanti in un periodo dell’anno che prepara alle festività: “In vista del Natale, ritrovarci insieme ci ricorda il valore della condivisione, della solidarietà e dello stare insieme, travalicando i confini. A Signa si è percepito, ancora una volta, lo spirito europeo e i valori che ci uniscono. Il prossimo anno ci ritroveremo a festeggiare una tappa fondamentale: il trentesimo anniversario del gemellaggio fra Signa e Oberdrauburg. L’appuntamento ufficiale è già stato fissato per sabato 5 settembre a Signa, mentre il 31 luglio le celebrazioni saranno avviate in Carinzia. La bellezza dei gemellaggi è proprio questa: saper creare rapporti autentici tra popoli, costruire un’Europa vera, fatta dalle persone e non solo dalle istituzioni”.


