Un “tavolo per il rilancio e la competitività”: se ne è parlato oggi in videoconferenza

FIRENZE – Un “tavolo per il rilancio e la competitività”. Che richieda più semplificazione, meno burocrazia e rapidità di azione. Il “tavolo” è quello promosso nella giornata odierna dal prefetto Laura Lega e che si è riunito via web a Palazzo Medici Riccardi. Obiettivo: costruire un percorso condiviso che supporti il sistema produttivo verso l’uscita dalla crisi, […]

FIRENZE – Un “tavolo per il rilancio e la competitività”. Che richieda più semplificazione, meno burocrazia e rapidità di azione. Il “tavolo” è quello promosso nella giornata odierna dal prefetto Laura Lega e che si è riunito via web a Palazzo Medici Riccardi. Obiettivo: costruire un percorso condiviso che supporti il sistema produttivo verso l’uscita dalla crisi, connessa alle misure emergenziali adottate per contenere la diffusione del Coronavirus, assicuri la tutela dei livelli occupazionali e garantisca la coesione sociale.

Alla videoconferenza hanno partecipato tutti i principali attori del territorio: oltre al sindaco Metropolitano Dario Nardella, l’assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuoffo, i presidenti di Anci Toscana Matteo Biffoni e della Camera di Commercio Leonardo Bassilichi, il rettore dell’Università agli Studi Luigi Dei, il segretario regionale di Abi Toscana Giorgio Occhipinti, don Giovanni Momigli in rappresentanza del Cardinale Betori, i segretari  generali di Cgil Firenze, Cisl Firenze Prato e Uil Toscana, i presidenti della Fondazione Cassa di Risparmio Luigi Salvadori, di Confindustria Firenze Fabrizio Monsani, di Confesercenti Claudio Bianchi, di Confcommercio Aldo Cursano, di Cna Giacomo Cioni, dell’Unione provinciale degli Agricoltori Luca Giannozzi, di Coldiretti Roberto Nocentini, di Cia Sandro Orlandini, il direttore di Confartigianato Imprese Jacopo Ferretti, il presidente di Legacoop Olmo Gazzarri e Silvia Casati per Confapi.

“L’idea chiave dell’incontro odierno – ha spiegato il prefetto Lega – è quella di individuare una exit strategy per ridare slancio all’economia attraverso una risposta rapida e forte all’attuale situazione, bilanciando la tutela della salute pubblica con la necessità di accompagnare le filiere produttive e del commercio verso la ripresa. Per questo ho promosso un Tavolo con le migliori energie del territorio nell’intento di riflettere tutti insieme su cosa fare e come agire. E’ fondamentale stringere una nuova alleanza per affrontare la sfida che ci aspetta”.

Il sindaco Nardella, nel condividere pienamente l’iniziativa, ha evidenziato invece “l’importanza di un momento corale di confronto che possa offrire, anche a livello centrale, alcuni spunti di riflessione in particolare sul tema delle semplificazioni procedimentali, quale opzione ormai ineludibile per affrontare la complessità della stagione che stiamo vivendo e programmare concretamente il futuro”.

“Dai partecipanti – si legge in una nota – è giunta la richiesta di mettere in campo un’azione forte che miri a semplificare le procedure di intervento e snellisca gli iter burocratici in modo da assicurare al territorio quella risposta tempestiva di cui ha bisogno. Numerosi sono i suggerimenti operativi proposti, che si tradurranno a breve in concrete iniziative sia di tipo locale sia in proposte da rivolgere a livello nazionale”.

Quattro sono i punti di forza promossi dal prefetto e condivisi dai partecipanti al tavolo, che potranno garantire a livello territoriale una prima sperimentazione: il primo punto riguarda l’approccio per decidere il perimetro delle aziende che progressivamente potranno riaprire. Al riguardo si è valutato necessario passare dal criterio fondato sul tipo di attività a un diverso indice di riferimento, quello della reale capacità delle aziende di garantire sicurezza ai lavoratori. Ciò comporta, e questo è il secondo punto chiave, la responsabilizzazione delle imprese e il rafforzamento del dialogo tra le parti sociali con la predisposizione di protocolli anticontagio diversificati per settori, anche con la possibilità di introdurre eventuali Codici di Priorità – terzo punto – alle aziende che garantiscono standard di sicurezza sopra soglia prevista dai protocolli (screening, tamponi e test sierologici certificati dal SSN e su consenso dell’interessato). Infine, quarto punto: un sistema sanzionatorio per le imprese che non rispondono ai parametri di sicurezza dichiarati”.

E’ stato esaminato anche il tema del sostegno alle imprese da parte del sistema creditizio, un argomento di particolare interesse per il prefetto Lega che pochi mesi fa ha varato con diciassette istituti bancari un protocollo d’intesa antiusura. “Il ruolo delle banche – continua il comunicato – è fondamentale in questa stagione per accompagnare le imprese nella rinascita ed evitare il ricorso a canali di finanziamento opachi ed illegali. Uno scenario sul quale occorrerà essere estremamente attenti anche per evitare il profilarsi di ulteriori rischi messi in campo dalla crisi economica e dalla crisi di liquidità, come l’intensificarsi di fenomeni quali l’usura e l’impossessamento delle aziende da parte delle filiere criminali, conseguenti al sovraindebitamento di famiglie e imprese ed alla loro progressiva vulnerabilità”.

Per questo il prefetto ha lanciato al tavolo la possibilità, condivisa da Abi, dalle associazioni di categoria e dalla Camera di Commercio, di garantire la maggior collaborazione possibile per supportare gli istituti di credito nel valutare al meglio le realtà aziendali nell’attività di classificazione del credito.

Infine il prefetto ha chiesto agli enti presenti di poter individuare il perimetro delle aziende che risultano maggiormente penalizzate dalla situazione di emergenza in atto, come quelle legate al settore turistico e della ristorazione, per una quantificazione delle ricadute occupazionali nell’immediato e nelle prossime settimane, in modo da valutare congiuntamente le misure ad hoc. Un ringraziamento è stato poi fatto “in particolare alla Camera di Commercio per la collaborazione preziosa che sta assicurando alla Prefettura nello svolgimento della attività di verifica dei presupposti per la prosecuzione delle attività da parte delle imprese ai sensi del Dpcm del 22 marzo”.