CAMPI BISENZIO – Un incontro dedicato alla “Nascita della Comunità energetica campigiana – Tempi e modi”. E’ quello organizzato dal Pd di Campi Bisenzio per domani, giovedì 1 marzo, presso il circolo Sms Sant’Angelo A Lecore, in via Sant’Angelo. “Un’occasione – spiegano in una nota – in cui tutti potranno prendere visione di ciò che è destinato a rivoluzionare il modo in cui concepiamo e gestiamo l’energia nella nostra comunità e oltre”. Saranno presenti Monia Monni, assessore regionale all’ambiente, e Maurizio Lunghi, presidente del comitato Pro Cer, mentre il dibattito sarà moderato da Massimo Cerbai, responsabile ambiente del Pd Campi Bisenzio. “Le Comunità energetiche – aggiungono – rappresentano un’evoluzione fondamentale nel panorama energetico contemporaneo, ponendo l’accento su uno scambio locale e collaborativo di energia, sostenendo lo sviluppo sostenibile e riducendo la nostra dipendenza dal sistema elettrico nazionale. Questi organismi si basano sul coinvolgimento di soggetti pubblici e privati, che formano un ente legale per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Ogni membro, dotato di un proprio impianto per l’autoconsumo energetico, condivide l’eccesso di energia con gli altri partecipanti tramite una Smart Grid intelligente, promuovendo una gestione efficiente e condivisa delle risorse”.
E ancora: “I membri delle comunità energetiche saranno incentivati economicamente in base alla produzione energetica e potranno beneficiare di contributi a fondo perduto. Questa iniziativa si integra perfettamente con la fine del mercato tutelato, garantendo un costo dell’energia più accessibile per tutti. In sintesi, le comunità energetiche rinnovabili rappresentano un passo avanti verso la sostenibilità ambientale e l’uso responsabile delle risorse energetiche. Il dibattito si concentrerà sulle proposte concrete per creare un ambiente favorevole all’autoconsumo diffuso e alla partecipazione attiva dei cittadini nella produzione di energia da fonti rinnovabili. Esploreremo aspetti economici, legali, sociali e di partecipazione attiva, con l’obiettivo di mantenere la produzione energetica nelle mani della comunità, riducendo gli oneri di gestione di rete e altri costi”.