Una vaporiera per cappelli donata al Museo della Paglia

SIGNA – Una vaporiera per ammorbidire i cappelli di feltro e poterli modellare sulle forme. È il macchinario, donato da Sabino Talini, che va ad aggiungersi al patrimonio espositivo del Museo della Paglia. Sulla base della vaporiera veniva acceso il fuoco che scaldava l’acqua posta sopra. A copertura, una grata su cui adagiare il cappello […]

SIGNA – Una vaporiera per ammorbidire i cappelli di feltro e poterli modellare sulle forme. È il macchinario, donato da Sabino Talini, che va ad aggiungersi al patrimonio espositivo del Museo della Paglia. Sulla base della vaporiera veniva acceso il fuoco che scaldava l’acqua posta sopra. A copertura, una grata su cui adagiare il cappello da lavorare: il vapore emesso dall’ebollizione, allentava l’intreccio in paglia e da qui si poteva poi allargare il cappello.

“Quello del signor Talini è un dono importante – dichiara la direttrice del Museo della Paglia Eleonora Tozzi – un oggetto in eccellente stato di conservazione che arricchisce e completa le collezioni del Museo civico della Paglia”.

“La vaporiera che ci è stata donata è un esempio chiaro di come la lavorazione della paglia sia stata e sia ancora adesso un’arte vera e propria”, dichiara il sindaco Giampiero Fossi. “L’artigianato, il prodotto manifatturiero, è il risultato di un processo lavorativo importante che si avvale di esperienza e macchinari precisi. Questa vaporiera è parte della storia dell’artigiano della paglia e siamo davvero grati ai concessori per averla donata al nostro Museo”. Il museo, dedicato a Michelacci, ospita oggetti in paglia intrecciata, trecce, cappelli, abiti e calzature, ricami e tessuti in fibre naturali, macchine ed attrezzi per la lavorazione della paglia, opere d’arte e materiale documentario.