Ungulati. Attività di contenimento nelle aree urbane per la sicurezza

CAMPI BISENZIO – Consistente attività di contenimento nelle aree urbane per garantire sicurezza e nelle aree rurali contro i danni alle colture. Ecco le zone più interessate al fenomeno Gli ungulati si avvicinano ai centri abitati, diventando pericolosi in prossimità di strade abitate e in presenza di traffico veicolare.. Impegnata in un’attenta opera di contenimento […]

CAMPI BISENZIO – Consistente attività di contenimento nelle aree urbane per garantire sicurezza e nelle aree rurali contro i danni alle colture. Ecco le zone più interessate al fenomeno Gli ungulati si avvicinano ai centri abitati, diventando pericolosi in prossimità di strade abitate e in presenza di traffico veicolare.. Impegnata in un’attenta opera di contenimento è la Polizia provinciale della Città Metropolitana che solo intorno a Firenze ha catturato circa 400 cinghiali nelle zone di Careggi/Cercina, Settignano/Fiesole, Sorgane/Bagno a Ripoli, Soffiano/Scandicci, Pian dei Giullari, con l’utilizzo di idonee trappole di dimensioni di circa 5mt per 2,50 che vengono monitorate quotidianamente.
Viene garantita così la sicurezza in ambito urbano e periurbano, ma l’opera non si ferma solo a questi due contesti. La Polizia provinciale della Metrocittà è indati impegnata a contenere gli ungulati nelle aree rurali anche per ridurre i danni alle colture. 
A questo proposito la Regione ha istituto un numero verde, per le richieste di intervento da parte degli agricoltori di tutto il territorio regionale “proprio presso il comando della Polizia della Città Metropolitana – avverte il comandante Roberto Galeotti – Così attiviamo tutte le altre polizie provinciali per garantire l’intervento entro 48 ore dalla richiesta”.
Il consigliere delegato alla Polizia provinciale sottolinea come da gennaio sia stato implementato il riordino dell’attività di prevenzione, dal momento che la  presenza dei cinghiali ogni anno si ripresenta sempre più consistente: “Dobbiamo presto aumentare il numero degli agenti del corpo – aggiunge il consigliere 
–  con un maggior coordinamento con le associazioni venatorie. Il primo passo è stato fatto con l’approvazione del nuovo regolamento: le associazioni sono preziose e fondamentali per il raggiungimento di un contenimento in linea con l’ambiente metropolitano e e la tranquillità degli agricoltori”. “Malgrado i risultati raggiunti – si spiega dal Comando – lo sforzo da sostenere è ancora tanto. Siamo l’unica forza di polizia che può svolgere questa attività oltre alla vigilanza venatoria tradizionale e autorizzata”. La Polizia provinciale della Metrocittà è attiva nel contrastare il bracconaggio. Nei giorni scorsi ha colto in flagranza di reato un bracconiere, appostatosi sotto il viadotto Marco Polo nel comune di Firenze, che aveva abbattuto un cinghiale.