Uniti per Signa: “Cimiteri, è un disastro. La responsabilità è di sindaci, giunte e maggioranze consiliari”

SIGNA – Non usano certo mezze parole il capo gruppo di Uniti per Signa, Gianni Vinattieri, e il consigliere Simone Lulli per definire la gestione dei cimiteri sul territorio signese. E in una nota inviata alle varie redazioni parlano apertamente di disastro. “Nella storia di persistente degrado dei cimiteri comunali, – spiegano – il 1 […]

SIGNA – Non usano certo mezze parole il capo gruppo di Uniti per Signa, Gianni Vinattieri, e il consigliere Simone Lulli per definire la gestione dei cimiteri sul territorio signese. E in una nota inviata alle varie redazioni parlano apertamente di disastro. “Nella storia di persistente degrado dei cimiteri comunali, – spiegano – il 1 maggio si è aggiunto, in conseguenza di un esposto presentato da un cittadino, il sopralluogo presso il camposanto di San Mauro dei vigili del fuoco che ha confermato la presenza di situazioni pericolose per l’incolumità pubblica. Per mitigare tali elementi di rischio, con ordinanza per allerta vento, il cimitero è stato chiuso il 2 maggio. Commentando l’accaduto il sindaco ha fatto riferimento alle responsabilità della gestione esterna degli ultimi anni e alla nuova fase che darà i primi risultati in autunno. Alludendo alla concessione alla Cimiteri Signa Srl come causa di molte delle problematiche attuali”.

“Nel 2012 – dicono i due consiglieri – la giunta e la maggioranza allora in carica consiliare deliberarono, in divergenza con quanto deciso fino a quel momento, di passare dalla gestione diretta alla concessione esterna dei servizi cimiteriali sulla base di un Piano economico finanziario (PEF) redatto dal dottor Livio Pasquetti. Protagonisti gli esponenti politici che oggi ricoprono posizioni apicali nell’attuale esecutivo. Ne seguì un bando di gara teso ad anteporre gli interessi del futuro concessionario a quelli pubblici. Nel 2013 la società Cimiteri Signa Srl si aggiudica la gara e nel 2014 inizia l’attività di gestione dei servizi cimiteriali puntando ad investire negli ampliamenti dei cimiteri di San Mauro e San Miniato per poi introitare proventi dalla vendita dei loculi. Per quanto riguarda San Mauro con il seguente cronoprogramma: Approvazione dei progetti esecutivi del I e II lotto entro il 2017; esecuzione dei lavori del primo lotto nel 2018; esecuzione dei lavori del secondo lotto nel 2021”.

“Nel 2015 – continua la ricostruzione dei due consiglieri – sempre giunta e maggioranza consiliare Pd proposero e deliberarono modifiche al regolamento di polizia mortuaria tese a togliere diritti ai cittadini signesi in favore degli equilibri finanziari della concessione esterna. In particolare fu introdotto l’obbligo di pagamento preventivo della tariffa di esumazione da corrispondere all’inumazione (almeno dieci anni prima dell’esumazione) e l’eliminazione dei rimborsi per le rinunce a concessioni per loculi, ossarini e cappelle gentilizie. Fatta questa sommaria ricostruzione di eventi e decisori politici, concentriamoci sulle responsabilità dell’attuale degrado dei cimiteri comunali. Il sindaco parla della gestione precedente omettendo che i problemi sono innanzitutto strutturali: per mancata manutenzione straordinaria e mancati interventi di ampliamento infrastrutturali. La causa della scarsa manutenzione straordinaria è rintracciabile nell’assurdo bando di gara predisposto dall’amministrazione comunale che prevedeva a base d’asta un budget quinquennale di 12.500 euro per tre cimiteri. Cioè 2.500 euro all’anno per tre cimiteri. Cifra ridicola che, fra l’altro, la Cimiteri Signa in fase di offerta portò a 75.000 euro”.

“Per quanto riguarda la non realizzazione degli interventi di ampliamento dei camposanti – concludono Vinattieri e Lulli – è bene ricordare che la Cimiteri Signa ha citato in giudizio il Comune al tribunale di Firenze anche per i ritardi di approvazione dei progetti di ampliamento delle strutture di San Miniato e San Mauro. Ritardi e non approvazioni che sono fatti difficilmente discutibili. Infine una considerazione sulla gestione del soggetto privato. Oggi utilizzata, fuori tema, come capro espiatorio, dalla giunta comunale ma precedentemente strenuamente difesa dai componenti della medesima. Ne è prova, fra le svariate iniziative istituzionali, un’interrogazione del gruppo di Uniti Per Signa del luglio del 2019 che chiedeva, fra le altre cose, “se la gestione dei servizi cimiteriali è conforme agli standard previsti”. E a cui un laconico assessore rispose che la gestione era conforme a tutti gli standard di qualità previsti dal disciplinare tecnico di gestione. Appare chiaro, quindi, al di là dei tentativi di confondimento, che la responsabilità del disastro attuale dei cimiteri comunali è del tutto ascrivibile al sindaco (per le responsabilità attuali e pregresse), alle giunte comunali e alle maggioranze consiliari Pd che si sono succedute”.