Uniti per Signa: i primi candidati, le loro idee di programma

SIGNA – Prima “uscita” pubblica per Uniti per Signa, la lista civica che da tempo ha annunciato la propria partecipazione alle elezioni amministrative di fine maggio. Anche se ancora resta da capire se sarà un “viaggio” che farà da sola o in appoggio ad altre candidature “eccellenti”. Troppo alta la posta in gioco per sbilanciarsi […]

SIGNA – Prima “uscita” pubblica per Uniti per Signa, la lista civica che da tempo ha annunciato la propria partecipazione alle elezioni amministrative di fine maggio. Anche se ancora resta da capire se sarà un “viaggio” che farà da sola o in appoggio ad altre candidature “eccellenti”. Troppo alta la posta in gioco per sbilanciarsi del tutto quando mancano quasi cinque mesi all’appuntamento con le urne, un arco di tempo che in politica, ma anche nella vita di tutti i giorni, può essere lungo o breve a seconda dei punti di vista. Due le certezze emerse comunque ieri sera al circolo Mcl Rivo Brogi di Sant’Angelo a Lecore: nonostante la stanchezza palesata da alcuni verso qualsiasi simbolo di partito, il richiamo all’unità e alla necessità di dire no alle divisioni è emerso da più parti; così come la necessità di (ri)creare un significativo senso di appartenenza. “Questa lista civica – ha detto Alessandro Lombardi in apertura di serata – è nata da un’idea, da un sogno, dal desiderio di voler cambiare la politica in modo che Signa, nella cintura fiorentina e non, torni a essere la locomotiva del treno, e non l’ultimo vagone, così come è stato in passato”. Con un occhio di riguardo a tutto il territorio, anche alle frazioni, come ribadito per esempio da Riccardo Paolieri, uno dei “padroni” di casa – mentre il “mattatore” della serata è stato Claudio Desideri, che ha coordinato i vari interventi – che ha posto l’accento sulle necessità di Sant’Angelo a Lecore, “frazione che, sul territorio signese, troppo spesso ha avuto come punto di riferimento soltanto il circolo. A noi interessa la concretezza del vivere quotidiano”. E se Lorenzo Raugei, candidato anche lui, si è soffermato sull’impellenza “di rivedere tutto il sistema dei trasporti, dei collegamenti fra Signa e le frazioni, fra un Comune e l’altro”, l’intervento più “politico” è stato quello di Matteo Mannelli: “Dobbiamo guardare a una nuova politica, non a una politica nuova perché non tutto è da buttare via nei 25 anni che ci hanno preceduto. Noi siamo a disposizione di chi, con questa lista civica, vuole dialogare”. Resta il fatto che le prossime settimane dovranno dire gioco forza quale direzione intende prendere il “treno” di Uniti per Signa, alla luce anche del dibattito in corso nelle altre forze politiche del territorio e dopo le recenti primarie del Pd.