SIGNA – “La Corte dei Conti mette sotto osservazione l’ipetrorfico fondo spese legali del Comune di Signa”: a dirlo sono il capo gruppo di Uniti per Signa Gianni Vinattieri e il consigliere comunale Simone Lulli, che poi entrano nel merito della questione. “Da anni – spiegano – il bilancio del Comune di Signa è ingessato a causa di milioni di euro di entrate, quindi in ultima istanza da finanziamenti dei cittadini, bloccate, tecnicamente “accantonate”, per una serie di malfunzionamenti dell’ente. Cioè, si tratta di entrate contabilizzate ma non utilizzate per erogare servizi per la comunità amministrata ma congelate per evitare disequilibri di bilancio. Per esempio, nel bilancio di previsione 2023, senza contare i residui storici, si valutano circa 13 milioni e 500.000 euro di entrate accantonate nel Fondo crediti di dubbia esigibilità: una posta che ha lo scopo di salvaguardia contro l’introduzione in bilancio di accertamenti di entrata che difficilmente si riescono a tradurre in incassi”.
“Sempre fra le entrate accantonate, – aggiungono – il Comune di Signa presenta un ipertrofico Fondo contenziosi di circa 1 milione e 200.000 euro: entrate bloccate a causa di una serie di cause legali in cui l’ente ritiene di avere alta probabilità di soccombere. Segno di una pessima direzione politica dell’ente. Nella corrente consiliatura il gruppo di Uniti Per Signa ha più volte cercato di sensibilizzare sindaco e giunta sulla dimensione patologica delle spese legali senza che l’organo esecutivo provasse ad applicarsi alla ricerca di soluzioni al problema.
La novità degli ultimi mesi è che alle perplessità del nostro gruppo si sono aggiunte quelle della Corte dei Conti: l’organo di controllo contabile per la Toscana contesta infatti al Comune di Signa una serie di “irregolarità” fra cui “carenze” e approssimazioni circa il Fondo contenzioso. Per la Corte dei Conti “alcune informazioni, esplicitamente richieste, non sono state fornite. Per la gran parte dei contenziosi non è stato indicato il valore della causa (…). Manca poi, per buona parte dei contenziosi, il dato relativo alla stima dell’importo di cui potrebbe essere gravato il bilancio in caso di soccombenza. (…) Perplessità suscita poi il fatto che, per nessun contenzioso, sia stato indicato un rischio di soccombenza superiore al 50%, pur a fronte di un numero abbastanza consistente di cause penali (41)”. Ma soprattutto, ci preme sottolineare la sezione “tenuto conto anche della rilevanza in termini quantitativi del fenomeno raccomanda di rendere esplicita, e quindi verificabile, la metodologia applicata per la definizione del fondo, e di monitorare attentamente l’evoluzione del contenzioso, per evitare impatti diretti sul bilancio che potrebbero minarne la tenuta complessiva”.
“Richiesta ignorata che non ha prodotto alcun cambiamento di rotta in ambito politico. Che lascia irrisolta – concludono – una dinamica che incide direttamente sugli introiti versati dai cittadini al Comune. Con un enorme fondo in essere e con una lunga teoria di debiti già finanziati. Basti pensare che, solo limitandoci agli ultimi anni, sono stati riconosciuti dal consiglio comunale i seguenti debiti fuori bilancio: deliberazione numero 81 del 21 novembre 2022: 10.748,06 euro; deliberazione numero 54 del 19 settembre 2022: 261,87 euro; deliberazione numero 53 del 19 settembre 2022: 261,87 euro; deliberazione numero 44 del 25 luglio 2022: 305,64 euro; deliberazione numero 31 del 30 maggio 2022: 1.121,68 euro; deliberazione numero 7 del 27 luglio 2021: 198.388,41 euro; deliberazione numero 115 del 27 novembre 2020: 5.027,36 euro; deliberazione numero 114 del 27 novembre 2020: 12.593,00 euro. Solo negli ultimi anni debiti fuori bilancio per un totale di 228.707,89 euro. Con una “montagna” davanti da scalare di 1 milione e 200.000 euro”.