Uniti per Signa: “Prima bocciano la nostra proposta, poi aggiungono un cassonetto in via delle Terrecotte”

SIGNA – “Prima bocciano la nostra proposta, poi aggingono un cassonetto in via delle Terrecotte”: non ci stanno i consiglieri comunali di Uniti per Signa, il capo gruppo Gianni Vinattieri e il suo collega Simone Lulli, su quanto successo di recente in materia di raccolta di rifiuti. E, in un comunicato, spiegano perché. Anche “sul […]

SIGNA – “Prima bocciano la nostra proposta, poi aggingono un cassonetto in via delle Terrecotte”: non ci stanno i consiglieri comunali di Uniti per Signa, il capo gruppo Gianni Vinattieri e il suo collega Simone Lulli, su quanto successo di recente in materia di raccolta di rifiuti. E, in un comunicato, spiegano perché. Anche “sul modo bruscco con fui bocciata una nostra proposta”, affermano. “Visto il quotidiano spettacolo di degrado urbano di via delle Terrecotte, con cumuli di immondizia intorno alle tre postazioni di prossimità, – affermano – nel mese di novembre di un anno fa, presentammo una mozione per aumentare il numero di cassonetti presenti nella zona: proposta bocciata in malo modo e senz’appello. Da qualche mese, però, l’amministrazione comunale ha aggiunto un cassonetto di indifferenziato ai due originari: politica “subdola” con scarsa cultura democratica”.

“L’area della Costa – aggiungono i due consiglieri – ha subìto negli ultimi anni una forte urbanizzazione con conseguente aumento dei residenti. Prima della modifica del sistema di conferimento rifiuti le postazioni di cassonetti di prossimità erano presenti in via Cinelli, in piazza Cavallotti, in piazza Desideri, in via Gramsci. Con l’introduzione del sistema misto (porta a porta per carta e multimateriale, cassonetti con chiavetta per organico e indifferenziato) le postazioni sono state ridotte a due collocazioni: in via delle Terrecotte e in via dello Stadio. Aumento dei cittadini utenti e diminuzione dei cassonetti per il conferimento: dinamica divergente alla base del caos attuale”.

“D’altronde, è sicuramente vero che i cassonetti di via delle Terrecotte sono interessati anche da un conferimento illecito di rifiuti da parte di non residenti. Ma è pur vero che i cittadini residenti si trovano spesso nell’impossibilità di inserire i loro scarti nei cassonetti perché debordanti. A tal punto da doverli lasciare all’esterno dei contenitori. Visto che solo chi ha le chiavette può aprire i cassonetti, il fatto che siano sempre debordanti indica che non sono in numero sufficiente per rispondere agli utenti della zona. Per questo come gruppo di Uniti Per Signa presentammo una mozione per impegnare il sindaco e la giunta “a concertare e realizzare insieme ai tecnici di alia un progetto di raccolta differenziata teso ad aumentare le postazioni di cassonetti di prossimità in via delle Terrecotte per meglio rispondere alle esigenze dei cittadini utenti dell’area”...”.

“La proposta – conclude il comunicato – fu bocciata da sindaco e maggioranza con motivazioni “lunari”: da un lato il caos rifiuti sarebbe stato da addebitare ai cosiddetti “invisibili” (abitanti della zona non ufficiali), dall’altro l’aumento dei cassonetti sarebbe stato “diseducativo” verso i residenti. Ora, evocare gli “invisibili” non dà certo lustro all’amministrazione comunale. Come l’interpretazione “etica” di un Comune più interessato alla pedagogia sociale che a risolvere i problemi dei cittadini amministrati. Fatto sta che, al netto del consueto e confuso profluvio di retorica, l’unica soluzione attuata dalla giunta comunale è stata, almeno in parte, quella proposta dalla nostra mozione. Aumentando il numero di cassonetti per in conferimento dei rifiuti indifferenziati da due a tre. Adesso rimane da monitorare la situazione per valutare se il numero di postazioni per l’indifferenziato e l’unico cassonetto per il conferimento dei rifiuti organici sono sufficienti. Al di là degli atteggiamenti di sindaco, iunta e maggioranza consiliare, noi lo faremo. E, se necessario, proporremo soluzioni migliorative”.