UPS: “Emergenza casa, perché sindaco e giunta lasciano inutilizzata l’ex casa del custode del cimitero di San Miniato?”

SIGNA – Puntano la loro attenzione sull’ex casa del custode del cimitero di San Miniato i consiglieri di Uniti per Signa, il capo gruppo Gianni Vinattieri e Simone Lulli. “In piena emergenza sociale e abitativa – affermano in un nota – il consiglio comunale ha rinnovato, senza alcun impegno su nuovi investimenti di edilizia popolare, […]

SIGNA – Puntano la loro attenzione sull’ex casa del custode del cimitero di San Miniato i consiglieri di Uniti per Signa, il capo gruppo Gianni Vinattieri e Simone Lulli. “In piena emergenza sociale e abitativa – affermano in un nota – il consiglio comunale ha rinnovato, senza alcun impegno su nuovi investimenti di edilizia popolare, il contratto di servizio con Casa Spa il 23 ottobre scorso. E sindaco e giunta hanno lasciato per cinque anni totalmente inutilizzata la cosiddetta “nuova casa del custode del cimitero di San Miniato”; liberata da coloro che ci vivevano dal 2018. In particolare, la “nuova casa del custode”, situata in via San Miniato davanti al cimitero comunale, è a tutti gli effetti un bene del patrimonio indisponibile del Comune di Signa. La pratica edilizia per la sua costruzione fu addirittura rilasciata nel marzo del 1945. Dal 2018 l’immobile è disabitato senza che l’amministrazione comunale sia riuscita a definirne una destinazione utile per la comunità”.

“Nella consiliatura 2009-2014 – aggiungono – fu proposto di adibire l’edificio a camera mortuaria. Successivamente si ipotizzò un impiego con funzionalità sociale. Ma solo nell’attuale mandato amministrativo (2019-2024) la struttura è stata completamente libera da vincoli. Nel marzo 2021 la giunta ha approvato uno schema di convenzione fra la Città metropolitana di Firenze e il Comune di Signa per interventi di riqualificazione dell’abitare nel territorio comunale. La convenzione riguardava due interventi: spazi polivalenti con finalità di centro ludico e spazio civico di aggregazione per giovani e non, zona area Peep del Crocifisso, con un finanziamento richiesto di 500.000 euro; recupero della “nuova casa del custode del cimiero di San Miniato” per la realizzazione di due alloggi da destinare ad alloggi per disabili, località San Miniato, con un finanziamento richiesto di 320.000 euro”.

“Nonostante la consueta incontinenza da annunci propagandistici, – concludono – nessuno delle due proposte è in fase di realizzazione. Non solo, da quanto emerge da un’interrogazione consiliare presentata dal gruppo di Uniti per Signa, i due interventi non sono stati finanziati e, visto lo stringente cronoprogramma alla base degli impegni fra le parti, non verranno finanziati. Per sindaco e giunta rimane ferma l’intenzione di destinare l’immobile a finalità “sociali”. La realtà, altresì, ci dice che in un momento di acuta emergenza abitativa e sociale, una struttura comunale è lasciata inutilizzata dal 2018. Atto, questo, intimamente anti-sociale. Ennesima pagina dell’indifferenza dell’amministrazione comunale verso i problemi delle fasce deboli della comunità”.