UPS: “Il caos pulmini toglie ai bambini e alle maestre della Da Vinci 5.250 minuti di didattica l’anno”

SIGNA – “Dall’inizio dell’anno scolastico i bambini della scuola primaria Leonardo Da Vinci di Signa sono costretti ad abbandonare le aule mezz’ora prima della fine delle lezioni. E le insegnanti sono costrette a interrompere la didattica per non creare divari di apprendimento fra alunni uscenti e quelli rimanenti. Tutto a causa del caos pulmini prodotto […]

SIGNA – “Dall’inizio dell’anno scolastico i bambini della scuola primaria Leonardo Da Vinci di Signa sono costretti ad abbandonare le aule mezz’ora prima della fine delle lezioni. E le insegnanti sono costrette a interrompere la didattica per non creare divari di apprendimento fra alunni uscenti e quelli rimanenti. Tutto a causa del caos pulmini prodotto dalla pianificazione della giunta comunale”: a dirlo, in un comunicato, sono il capo gruppo di Uniti per Signa, Gianni Vinattieri, e il consigliere Simone Lulli.

“Durante il consiglio comunale del 27 luglio scorso – il gruppo di Uniti Per Signa ha presentato un’interrogazione inerente al trasferimento degli alunni di San Mauro presso la scuola Leonardo Da Vinci di Signa a causa di lavori di adeguamento sismico, lavori che a oggi non ancora iniziati, alla primaria Alimondo Ciampi. Nell’interrogazione si chiedeva, fra le altre cose, le tempistiche di inizio e fine lavori oltre alle modalità organizzative e il costo del servizio di trasporto scolastico da San Mauro alla scuola Da Vinci. L’assessore competente, rispondendo per conto del sindaco, evidenziò che erano state trovate le risorse per un secondo pulmino in grado di risolvere i problemi di trasporto degli alunni”.

“Preambolo a esiti sconfortanti. Dall’inizio dell’anno scolastico – concludono i due consiglieri – un’organizzazione improvvisata ha generato disagi e confusione. Studenti che rimangono in attesa vana dei mezzi di trasporto. Costretti ad assieparsi davanti al cancello interno per diversi minuti. Ma soprattutto, alunni frequentanti il tempo pieno di fatto obbligati ad abbandonare le aule mezz’ora prima della fine della lezione: alle 15.40 – 15.50 invece che alle 16.20 (orario scolastico di tempo pieno dalle 8.20 alle 16.20). Dato questo stato di cose, le maestre, per non favorire sperequazioni nelle classi, interrompono la didattica mezz’ora prima anche per i bambini che non prendono il pulmino e rimangono in aula. Mezz’ora al giorno di lezione persa per cinque giorni alla settimana. Moltiplicata per circa 35 settimane dell’anno scolastico. Per un totale di 5.250 minuti di didattica persi nell’anno scolastico; pari a circa 88 ore. Ennesimo episodio di una politica inadeguata. Che si nutre di un profluvio di retorica. Facendo scontare la realtà ai cittadini”.