UPS: “Servizio farmaci a domicilio: sì dalle farmacie private, no dalla farmacia comunale”

SIGNA – Non c’è dubbio che il dibattito intorno al servizio dei farmaci a domicilio si stia accendendo sempre di più. A prendere posizione oggi è il gruppo consiliare Uniti per Signa che dice la sua sull’argomento, partendo da quanto successo nelle passate settimane. “In tempi non lontani – si legge in una nota – […]

SIGNA – Non c’è dubbio che il dibattito intorno al servizio dei farmaci a domicilio si stia accendendo sempre di più. A prendere posizione oggi è il gruppo consiliare Uniti per Signa che dice la sua sull’argomento, partendo da quanto successo nelle passate settimane. “In tempi non lontani – si legge in una nota – ma estremamente diversi dagli attuali, il 23 febbraio scorso, abbiamo proposto un patto di unità e di responsabilità comunale sulla specifica questione del Coronavirus: proposta che purtroppo non è stata accolta ma che non ci fa discostare dal nostro proposito di “responsabilità comunale” per superare questa difficile fase. Qualche giorno, inoltre, fa abbiamo proposto un primo pacchetto di misure tese a temperare gli effetti sociali dell’emergenza: sospensione rette asilo nido, rimborso quote Scuolabus, rinvio pagamenti affitti comunali, sospensione Tosap per attività colpite, istituzione di un numero informativo, spesa e farmaci a domicilio per anziani e persone fragili. A fronte di queste misure, la giunta comunale ha intrapreso, al momento, solo l’istituzione di un numero informativo in collegamento con il Centro Operativo Comunale di Protezione civile”.

Poi aggiungono: “Per quanto riguarda la proposta di un servizio di spesa e farmaci a domicilio, abbiamo evidenziato che, vista la sua complessità, non dovrebbe essere totalmente demandato alla solidale iniziativa privata ma anche indirizzato e coordinato dall’ente locale. Anche a questo non è stato dato seguito. Ma sulla sua pagina Facebook il sindaco ha evidenziato che alcune farmacie del territorio in modo autonomo, gratuito e solidale, consegnano i farmaci a domicilio. Da cui si evince che tre farmacie private svolgono il servizio, la farmacia comunale no, dato non solo rilevato da organi istituzionali ma confermato dalle farmacie stesse”.

“Un disimpegno inaccettabile anche per genesi della farmacia comunale, la cui gestione è stata affidata a Farmapiana con l’ingresso di Signa nella compagine societaria della partecipata a fronte del conferimento della sede nel Centro commerciale Coop e 100.000 euro di soldi pubblici. E con la stipula di un contratto di servizio che fissa la gestione della Farmacia fino al 2060 con un canone a favore del Comune di soli 48.477 euro l’anno”.

“Siamo, quindi, nella situazione in cui ad uno sfavorevole rapporto economico-finanziario per il Comune si somma l’assenza di servizi ulteriori e aggiuntivi rispetto alle farmacie private con cui si era giustificato la scelta di una quinta farmacia comunale. Non solo: le farmacie private svolgono una funzione pubblica a cui Farmapiana, a Signa, rinuncia. Come nel caso del servizio farmaci a domicilio. In un momento di emergenza nazionale per la salute dei cittadini”.

“In un contesto gravido di criticità – concludono –  il Comune di Signa non può più permettersi una posizione di subordinazione rispetto agli interessi “politici” di Farmapiana. Le articolazioni degli enti pubblici devono essere funzionali alla comunità amministrata. Il sindaco, come primo passo in questa direzione, chieda che anche la farmacia comunale si allinei nel servizio gratuito dei farmaci a domicilio”.