Varvarito Lavori, i sindacati chiedono l’intervento delle istituzioni

SESTO FIORENTINO – Le organizzazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil chiedono l’intervento delle istituzioni per la Varvarito Lavori (Firenze e Prato), per i previsti licenziamenti per 55 lavoratori su 98. “A seguito dell’incontro tra le organizzazioni sindacali Feneal-Filca-Fillea di Firenze e Prato e l’Azienda, tenutosi nei giorni scorsi – dicono i sindacati – si rileva che, purtroppo, non […]

SESTO FIORENTINO – Le organizzazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil chiedono l’intervento delle istituzioni per la Varvarito Lavori (Firenze e Prato), per i previsti licenziamenti per 55 lavoratori su 98. “A seguito dell’incontro tra le organizzazioni sindacali Feneal-Filca-Fillea di Firenze e Prato e l’Azienda, tenutosi nei giorni scorsi – dicono i sindacati – si rileva che, purtroppo, non sono emerse risposte chiare circa un piano industriale in mancanza del quale non si comprende una così pesante ristrutturazione: si vogliono licenziare 55 lavoratori su 98. Siamo preoccupati perché Varvarito Lavori ha retto nel mercato nonostante l’imponente crisi del settore ed oggi, quando a Firenze stanno per avviarsi grandi opere come Tav, stadio, aeroporto e viste le ingenti somme stanziate nel patto per lo sviluppo siglato nel dicembre 2016, perché licenziare? Ma soprattutto non si capisce come mai, a distanza di solo un anno e mezzo dall’ottenimento del terreno di Prato dove sorge il nuovo impianto di conferimento di materiali inerti e di una concessione per 10 anni a Varvarito Lavori, su cui per primi i lavoratori si sono mobilitati, oggi si vorrebbe dimezzare la forza lavoro. Di fronte a cosi grandi interrogativi non possiamo che chiedere l’intervento delle istituzioni a partire dalla Regione, dai Comuni di Firenze e Prato, per la difesa occupazionale e le future prospettive”.