Vertenza esternalizzazioni, sciopero all’aeroporto di Firenze il 2 ottobre

FIRENZE – Sciopero all’aeroporto di Firenze il prossimo lunedì, 2 ottobre. L’assemblea Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl e dei lavoratori di Toscana Aeroporti di Firenze, riunita due giorni fa, si è dichiarata contraria al progetto aziendale presentato alle organizzazioni sindacali il 25 settembre scorso, spiega una nota dei sindacati, “la volontà aziendale di esternalizzazione […]

FIRENZE – Sciopero all’aeroporto di Firenze il prossimo lunedì, 2 ottobre. L’assemblea Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl e dei lavoratori di Toscana Aeroporti di Firenze, riunita due giorni fa, si è dichiarata contraria al progetto aziendale presentato alle organizzazioni sindacali il 25 settembre scorso, spiega una nota dei sindacati, “la volontà aziendale di esternalizzazione e vendita delle attività di Handling e Security, che riguarderebbe gran parte dei quasi 900 dipendenti dei due scali toscani, è totalmente inaccettabile. La professionalità e l’impegno dei lavoratori sono alla base del forte sviluppo del Polo aeroportuale di Firenze e Pisa, sia in termini di traffico che di fatturato e utili. Per questo, i lavoratori e i sindacati respingono al mittente i progetti aziendali, e faranno quanto necessario per evitare la perdita di posti di lavoro e i peggioramenti normativi e salariali degli addetti di Toscana Aeroporti”.

Sostegno allo sciopero da parte di Si – Toscana a sinistra, con una nota firmata da Ciccio Auletta e Marco Ricci di Una Città in Comune di Pisa, Tommaso Fattori e Paolo Sarti di Si – Toscana a Sinistra, Tommaso Grassi, Giacomo Trombi e Donella Verdi di Firenze riparte a sinistra.

“Sosteniamo – dichiarano – lo sciopero delle lavoratrici e lavoratori dei due aeroporti toscani di lunedì prossimo: sappiamo bene che i disagi ci saranno ma la vicenda deve vedere coinvolti anche i passeggeri, che dalla cessione dell’handling, come dimostrano le altre esperienze, porterà un danno non solo a chi ci lavora ma anche a coloro che ne usufruiscono. L’annuncio del piano di esternalizzazioni selvagge che coinvolgerebbe circa 800 lavoratori e lavoratrici dei due scali di Firenze e Pisa da parte di Toscana Aeroporti purtroppo non giunge come una scelta imprevista e imprevedibile. Queste politiche aziendali erano connaturate nella scelta di privatizzazione e poi fusione delle società che gestiscono i due aeroporti toscani – un processo da parte nostra sempre contrastato – e nella visione strategica portata avanti da Corporacion America in tutto il mondo.”

“Solo qualche settimana fa Marco Carrai, presidente di Toscana Aeroporti, parlava di numeri recordi per il primo semestre del 2017 sia per il traffico di passeggeri sia in termini economici: “ricavi totali consolidati della società si attestano a 62,7 milioni di euro in aumento dell’8,7%. In crescita sia i ricavi aviation (+6,8%) che quelli non aviation (+7,4%). L’utile netto di periodo del gruppo è di 3,6 milioni di euro in aumento del +21,6″. Alla luce di questi numeri è inaccettabile che si pensi di fare profitti record sulle pelle dei lavoratori e delle lavoratrici peggiorandone le condizioni di lavoro, riducendo i salari e i diritti.”