Via di Carcheri, Rinaldi (Comitato Collinare): “Necessarie opere di compensazione per i cittadini”

LASTRA A SIGNA – Se ci fosse il titolo – poco ambito – di strada più sfortunata del territorio, questo andrebbe sicuramente a via di Carcheri, sulle colline di Lastra a Signa. Con i cittadini costretti a “combattere” contro innumerevoli disagi. Come dimostrano anche le parole di Saul Rinaldi a nome del Comitato Collinare Lastra […]

LASTRA A SIGNA – Se ci fosse il titolo – poco ambito – di strada più sfortunata del territorio, questo andrebbe sicuramente a via di Carcheri, sulle colline di Lastra a Signa. Con i cittadini costretti a “combattere” contro innumerevoli disagi. Come dimostrano anche le parole di Saul Rinaldi a nome del Comitato Collinare Lastra a Signa. Che però lancia – o rilancia – anche delle proposte. Parole che arrivano dopo il confronto dei giorni scorsi con l’amministrazione comunale e i tecnici della Città Metropolitana.

“Ringraziamo il sindaco Angela Bagni, l’architetto Riccardo Maurri della Città Metropolitana di Firenze e gli ingegneri che stanno seguendo in concreto i lavori – spiega – per il tempo che hanno dedicato nel confronto con i residenti di zona, al fine di illustrare i motivi di ritardo, anche se a distanza di oltre 15 mesi di distanza dalla chiusura della strada, i residenti ci saremmo aspettati una data certa di termine lavori e non un ulteriore rinvio che ha portato a rammarico e malcontento. Riproporre poi dopo tutto questo tempo la possibile riapertura della strada a senso unico alternato attraverso un bypass  non ha trovato il favore di molti presenti, in primo luogo perchè questa opzione era già stata lanciata in passato e mai attuata e, in secondo luogo, perché potrebbe appesantire anziché alleggerire la viabilità collinare, vista la scarsa dimensione delle strade. Purtroppo anche i lavori per migliorare la viabilità alternativa finanziati da fondi stanziati dalla Regione Toscana ancora non sono iniziati e le persone continuano a sostenere i disagi causati dalle strade”.

“Come Comitato Collinare – aggiunge – rilanciamo alla politica una richiesta di  compensazione ai disagi subiti in questi anni dalla frazione di Inno, ovvero quella di prevedere  un progetto di valorizzazione di tutta la zona di Inno, anche utilizzando fondi del Pnrr con la creazione di un parco da costruire insieme alla comunità collinare grazie ai più moderni modelli  di partecipazione europei (https://ec.europa.eu/regional_policy/it/projects/Croatia/new-tools-to-nurture-urban-green-spaces-in-central-europe), un progetto di valorizzazione paesaggistica e sociale del bosco di Inno, ovvero dell’area verde adiacente alla vecchia scuola,  possibilmente coinvolgendo oltre ai residenti di zona disposti a partecipare, anche il professor Stefano Mancuso che ha seguito il progetto del bosco di Montopoli promosso da Coop, richiesta che speriamo venga accolta da tutti”.

“Rinnoviamo poi – conclude – la richiesta di prevedere a Inno le necessarie opere di risanamento acustico per tutta  la tratta di abitazioni esposte al rumore in particolare notturno della Fi-Pi-Li  che, a causa dell’elevato traffico di mezzi pesanti, risulta essere non più sostenibile per i residenti”.