Quando il viaggio era un gioco. “Facciamo i bagagli” di Agostino Barlacchi

CALENZANO – Divertirsi come una volta, giocare con oggetti artigianali. Ma come giocavano una volta i bambini? Ecco per scoprirlo “Facciamo i bagagli” un libro-valigia della collana I Quaderni da mezza lira scritto da Agostino Barlacchi curatore da anni della mostra del giocattolo d’epoca e di altre esposizioni legate al collezionismo. Anche il libro è […]

CALENZANO – Divertirsi come una volta, giocare con oggetti artigianali. Ma come giocavano una volta i bambini? Ecco per scoprirlo “Facciamo i bagagli” un libro-valigia della collana I Quaderni da mezza lira scritto da Agostino Barlacchi curatore da anni della mostra del giocattolo d’epoca e di altre esposizioni legate al collezionismo. Anche il libro è un gioco, anzi un bauletto-giocattolo.
“Facciamo i bagagli” raccoglie 60 foto a colori testimonianze del divertimento dei bambini di un tempo dove al centro c’era la fantasia e la creatività.
“Attraverso  piccoli bauletti in latta litografata – dice Barlacchi – di marca inglese, francese, tedesca  prodotti da tante fabbriche di dolciumi dai primi del secolo agli anni 50′ si spazia e si approfondisce la loro collocazione successiva al contenere caramelle e praline al cioccolato e cioè per immetterli sugli ‘imperiali portabagagli’ di corriere, auto, moto, e per rendere il gioco ancora più veritiero. Anche nel mondo femminile tali piccoli bauletti che portavano litografati la riproduzione di  maniglie, cinghie in cuoio e intrecci in vimini avevano una loro collocazione strategica: nelle case di bambole per i propri guardaroba oppure per riporre i corredini delle bambole. Altri di grandi dimensioni poi venivano adoperati anche dalle mamme delle bambine per riporre aghi, fili, ferri da stiro, bottoni, forbici  e altri oggetti quotidiani da rammendo”.
Il mondo magico del gioco trasforma e offre uno spazio anche alla creatività artigianale, molti oggetti, infatti, nel passato compresi i giochi per bambini erano realizzati con attenzione e precisione, tanto che c’era una vera e propria proliferante industria del giocattolo che produceva vere opere d’arte in miniatura. Compresi questi bauletti che rappresentano il viaggio.
“Tutti questi piccoli bauletti – spiega Barlacchi – alcuni dei quali raggiungono già un secolo di vita, vengono ritratti sui portabagagli di bellissime auto giocattolo, autobus, corriere per far meglio capire la completezza del gioco stesso insieme a figurini in piombo o composizione. Una nota viene poi rivolta ai salvadanai ‘postali sempre in latta litografata, oppure ai cartoncini da valigia e cioè a quei piccoli tagliandi colorati che riportavano il mezzo di locomozione come navi,dirigibili,treni,  dell’epoca e che venivano legati tramite uno spago alle maniglie delle valigie per meglio riconoscerle al momento della resa ai legittimi proprietari. Vengono prese in esame anche  le etichette da viaggio che venivano incollate sulle valige in cuoio e finto cuoio per far sapere  dove ci si era recati in vacanza o per lavoro in giro per il mondo. Un giro per il mondo e della fantasia per documentare  il giocattolo d’epoca vero cibo per la mente intramontabile e compagno di un tempo senza tempo”. E allora se vi piace il gioco e anche viaggiare nel passato “Facciamo i bagagli”.