Vinattieri (FI): “Gay pride, le istituzioni sono dei cittadini, non proprietà privata di una parte”

SIGNA – Come successo ieri a Campi e Calenzano, anche a Signa la partecipazione istituzionale del Comune di Signa al gay pride è stata criticata dall’opposizione. In particolare da Gianni Vinattieri, capo gruppo Forza Italia/Rinasce Signa in consiglio comunale. “Dopo quanto successo il 23 gennaio scorso, in piena discussione parlamentare del DDL Cirinnà, ieri è […]

SIGNA – Come successo ieri a Campi e Calenzano, anche a Signa la partecipazione istituzionale del Comune di Signa al gay pride è stata criticata dall’opposizione. In particolare da Gianni Vinattieri, capo gruppo Forza Italia/Rinasce Signa in consiglio comunale. “Dopo quanto successo il 23 gennaio scorso, in piena discussione parlamentare del DDL Cirinnà, ieri è andato  nuovo in scena lo svilimento e la riduzione delle istituzioni comunali signesi, rappresentative di tutti i cittadini, a una piccola sezione periferica delle associazioni di lesbiche, gay, bisex, trans, transeender, queer, intersex”. “Il Comune di Signa – aggiunge Vinattieri – ha inviato una delegazione istituzionale con esibizione della fascia tricolore alla manifestazione fiorentina organizzata dalle associazioni LGBTQI, smarrendo la sua storica vocazione di rappresentanza di tutti i cittadini, di alterità rispetto alle dispute ideologiche e al confronto partitico: ribadendo l’adesione a un manifesto politico divisivo”. “Ma il Comune di Signa – conclude Vinattieri – non ha in alcun modo preso in considerazione analoga adesione a manifestazioni a difesa dei diritti della famiglia, come per esempio il “Family day” di gennaio a Roma, nonostante l’annunciata partecipazione di consiglieri comunali all’evento. Ne esce un quadro di continuo e progressivo svilimento del ruolo istituzionale del Comune; della perdita della sua autorevolezza e credibilità; del suo mero “utilizzo” nel piccolo cabotaggio delle rivendicazioni di parte. Per la propaganda politica ci sono i partiti, i movimenti, le associazioni: le istituzioni sono dei cittadini non proprietà privata di una parte”.