Vinattieri (FI): “Un bilancio di previsione di sofferenza, per limitare i danni”

SIGNA – Reazioni al bilancio di previsione 2018-2020: le ultime ad arrivare in ordine di tempo sono state quelle di Gianni Vinattieri, capo gruppo di Forza Italia/Rinasce Signa, che parla, senza mezze misure, di “un bilancio di sofferenza”. “Visti i molti commenti relativi all’approvazione del bilancio di previsione 2018–2020, innanzitutto una precisazione: come si evince […]

SIGNA – Reazioni al bilancio di previsione 2018-2020: le ultime ad arrivare in ordine di tempo sono state quelle di Gianni Vinattieri, capo gruppo di Forza Italia/Rinasce Signa, che parla, senza mezze misure, di “un bilancio di sofferenza”. “Visti i molti commenti relativi all’approvazione del bilancio di previsione 2018–2020, innanzitutto una precisazione: come si evince dal nome, bilancio di previsione, non si tratta della rendicontazione di risultati finanziari e programmatici con la relativa presa d’atto di obiettivi conseguiti, ma di previsioni e programmazione dei medesimi. E allora nel Programma triennale delle opere pubbliche si trovano interventi riportati da un anno all’altro nei vari documenti approvati: il restauro del tabernacolo di via della Redina, la Circonvallazione da via Amendola a via del Metolo, la ristrutturazione della ex caserma dei Carabinieri di via Mazzini e di piazza della Repubblica, la pista ciclabile in via Arte della Paglia e altri ancora”.

“Per quanto riguarda il consolidamento strutturale di via del Ponte alle Palle – aggiunge Vinattieri – è un intervento di importo di 450.000 euro totalmente finanziati attraverso l’attivazione di un mutuo. Ma dopo dieci anni in cui l’amministrazione aveva vincolato ogni recupero della strada alla co-partecipazione finanziaria dei Comuni limitrofi e degli organi superiori. Dieci anni persi con la deviazione di un consistente flusso di traffico a Lecore. Un bilancio di sofferenza, insomma, perché la timida ripresa economica dell’ultimo anno non concede nuovi margini di manovra finanziaria agli enti locali: costretti a rincorrere equilibri che possano al più permettere la conferma dei servizi erogati negli esercizi precedenti”.

E ancora: “Servizi che in sede di previsione sono per lo più confermati con tagli di spesa alla missione della cultura (da 367.432,29 euro nel 2017 a 322.484,76 euro nel 2018), alla missione del sociale (da 2.520.675,11 euro nel 2017 a 2.001.598,17 euro nel 2018), alla missione della Protezione Civile (da 83.350 euro del 2017 a 50.830 euro nel 2018). Per quanto riguarda il turismo, a fronte di un forte aumento della previsione di entrata della imposta di soggiorno (100.000 euro) dovuti ad un nuovo sistema contabile che permette il recupero dalle strutture ricettive, la previsione di spesa rimane esigua e pari a 22.000 euro”.

“Anche se siamo nella fase previsionale, l’equilibrio di parte corrente (cioè la parte del bilancio che regola l’ordinaria amministrazione dell’ente e l’erogazione dei servizi essenziali) rimane estremamente critico con un disavanzo fra entrate correnti e spese correnti di -398.478,49 euro disavanzo che viene equilibrato con l’utilizzo di un avanzo di amministrazione per 48.478,49 euro e di oneri di urbanizzazione per 350.000 euro”.

“Situazione di bilancio difficile che ancora per il 2018 ha potuto utilizzare gli oneri di urbanizzazione in parte corrente, una maggiore gradualità degli accantonamenti del fondo crediti di dubbia esigibilità (accantonamenti che tolgono risorse di entrata disponibili) e 188.752,20 euro di economie derivante dalla rinegoziazione dei mutui con Cassa depositi e prestiti del 2015: tutte condizioni, purtroppo, difficilmente replicabili negli esercizi successivi”.

“La Tari è in leggera diminuzione rispetto al 2017 ma al suo interno sono previsti 27.000 euro che il Comune di Signa dovrà pagare per la decisione di eliminare la previsione dell’impianto di termovalorizzazione di Selvapiana presso la Rufina: ancora una volta 27.000 euro, che i cittadini signesi dovranno pagare per l’incapacità politica e di programmazione dell’Ato Toscana Centro e soprattutto della Regione Toscana. Cosa accadrà e quanto dovremo pagare quando salterà anche l’annosa previsione della realizzazione del termovalorizzatore di Case Passerini?”.