Vinattieri (Pdl): “Non si può negare l’evidenza, sui Renai si sono persi dieci anni”

SIGNA – Non si placa il botta e risposta fra i capi gruppo di Pd e Pdl, Alessio Marretti e Gianni Vinattieri, in merito all’acquisizione da parte dell’amministrazione comunale del parco dei Renai. Dopo le critiche di Vinattieri (“Se è stato un botto di fine anno, è stato a scoppio ritardato”) e la contro replica […]

SIGNA – Non si placa il botta e risposta fra i capi gruppo di Pd e Pdl, Alessio Marretti e Gianni Vinattieri, in merito all’acquisizione da parte dell’amministrazione comunale del parco dei Renai. Dopo le critiche di Vinattieri (“Se è stato un botto di fine anno, è stato a scoppio ritardato”) e la contro replica di Marretti (“Abbiamo rispettato gli accordi con la cittadinanza”), a tornare alla carica è di nuovo Vinattieri: “Il capo gruppo del Pd, – incalza Vinattieri – immerso nei massimi sistemi della politica internazionale, ancora una volta dimostra di essere disinteressato alla politica locale, al dibattito consiliare e alle dinamiche amministrative. Altrimenti non dimenticherebbe alcuni passaggi fondamentali delle vicende del parco dei Renai. Innanzitutto la svolta che in prima persona il sottoscritto ha dato all’approccio politico con il recupero dei Renai: rimettere al centro il parco dei Renai come valore condiviso togliendolo dalle dispute autolesionistiche fra il partito dei Renai e il partito anti-Renai. Se oggi tutto l’arco politico signese riconosce la legittimità del parco il merito è soprattutto delle chiare posizioni di svolta assunte dal gruppo che rappresento in consiglio comunale”. Poi il capo gruppo del Pdl entra nel merito della questione: “Rimangono tuttavia i ritardi inammissibili che le amministrazioni comunali di Signa hanno determinato negli ultimi dieci anni. Contro cui, sempre il sottoscritto e il consigliere Nascosti, hanno presentato documenti e sensibilizzato gli enti coinvolti e l’opinione pubblica. Per sbloccare la realizzazione della cassa di espansione siamo dovuti arrivare al commissariamento del Comune di Signa come ente attuatore da parte della Regione Toscana: nel frattempo si sono persi anni, risorse e opportunità per la comunità che rappresentiamo (si noti che le risorse attualmente disponibili per il prolungamento di via Arte della Paglia vengono proprio dallo sblocco della cassa…)”. E ancora: “Sulla vicenda dei “botti di fine d’anno a scoppio ritardato” ricordo nel dettaglio che: con delibera consiliare numero 138 del 22 dicembre 1997 è stato approvato il Piano attuativo per il recupero delle cave dimesse esistenti nelle aree di proprietà della Progetto Renai Srl; in data 26 novembre 1999 veniva stipulata la Convenzione fra il Comune di Signa e la Progetto Renai Srl. E in tale convenzione il privato si mpegnava a cedere gratuitamente al Comune gli immobili e le aree ricompresse nei Lotti 0 e 1; i lavori relativi al Lotto 0 sono stati dichiarati ultimati in data 23 dicembre 2003 e collaudati in data 25 marzo 2004: da Convenzione, quindi, dovevano passare gratuitamente al Comune di Signa; in data 29 marzo 2004 è stata approvata dal consiglio comunale una Variante per opere aggiuntive e di completamento del Lotto 0 (fra cui la piscina): tali opere sono state collaudate il 15 luglio 2004 e quindi sarebbero dovute passare nella disponibilità della proprietà comunale; in data 29 ottobre 2004 sono stati ultimati i lavori del Lotto 1. I lavori di completamento successivi sono stati dichiarati ultimati e conclusi in data 31 dicembre 2010: l’ultimo collaudo risale al 22 marzo 2011. E’ quindi evidente che i botti a scoppio ritardato di fine anno evidenziano inadempienze ed inadeguatezze grossolane e inaccettabili perché hanno comportato ricadute dirette sulla vita dei cittadini e sulle prospettive di sviluppo di Signa. Ritardi e inadeguatezze tutte riconducibili alle amministrazioni signesi degli ultimi dieci anni”.