Violenza sulle donne, il Tavolo per le politiche di genere di Campi Bisenzio: “Servono reti di sostegno per prevenire altri casi”

CAMPI BISENZIO – “La violenza sulle donne è ormai da troppo tempo una vera e propria emergenza. È evidente che non saranno nuove leggi ad arginare il fenomeno, né sarà possibile combatterlo in un’ottica puramente repressiva e punitiva. È venuta l’ora, per le istituzioni e per tutte e tutti noi, di rendersi conto che è […]

CAMPI BISENZIO – “La violenza sulle donne è ormai da troppo tempo una vera e propria emergenza. È evidente che non saranno nuove leggi ad arginare il fenomeno, né sarà possibile combatterlo in un’ottica puramente repressiva e punitiva. È venuta l’ora, per le istituzioni e per tutte e tutti noi, di rendersi conto che è necessario interrogarsi sulle ragioni profonde che sono all’origine di questo fenomeno”: è un lungo comunicato quello a firma del “Tavolo delle politiche di genere di Campi Bisenzio” che annuncia anche che l’iniziativa in programma il prossimo 25 novembre proprio nel Comune della Piana è stato rinviato a causa della recente alluvione.

“Nonostante i passi in avanti, – continua la nota – siamo ancora troppo immersi in una cultura patriarcale che ha una visione della donna ben precisa, che ci portiamo dietro da secoli e che viene perpetrata da stereotipi sociali e culturali ben radicati e considerati come normali nelle realtà in cui viviamo. Il cambio di passo deve venire da un cambiamento radicale di mentalità e di cultura ed in questo il ruolo della scuola di ogni ordine e grado e dell’Università è cruciale. La cultura della parità tra i sessi e del rispetto reciproco, la capacità di saper costruire relazioni sociali e affettive non improntate al conflitto, dove non si scambia il possesso per amore, dove non si sfogano con la violenza sulla compagna paure e frustrazioni, deve essere veicolata fin dalla più tenera età, a partire dall’ambito familiare con un’educazione alla genitorialità”.

“In questa ottica la Convenzione di Istanbul costituisce una pietra miliare perché indica nella formazione l’elemento chiave per ribaltare la situazione. Ma non solo una formazione in senso generale, anche una formazione specifica rivolta a tutte e tutti gli operatori che a vario titolo hanno a che fare con il fenomeno della violenza affinchè sappiano riconoscerlo e trattarlo in maniera adeguata: psicologi, avvocati, forze dell’ordine, operatori sociali, magistrati. Solo per fare un esempio, troppo spesso assistiamo, abbiamo assistito ad esternazioni o addirittura a sentenze aberranti che oltre a non perseguire in maniera appropriata gli aggressori, con le loro parole hanno dato luogo a una vittimizzazione di secondo livello”.

“È necessario inoltre costruire nella società reti tra le istituzioni, le associazioni, le strutture sanitarie, il mondo del lavoro, le organizzazioni sindacali, per costruire un argine solido di sostegno alle donne che tentano con coraggio di uscire dalla terribile condizione di prevaricazione ed isolamento e prevenire comportamenti di violenza psicologica e fisica che poi sfociano in quegli atti che ci sconvolgono e che spezzano ingiustamente tante vite. Quello che è successo pochi giorni fa a Giulia, a un passo importante della sua vita, del suo percorso di identità ed emancipazione, non può essere solo l’ennesimo caso, deve rappresentare il punto di svolta necessario a smuovere tutte le coscienze”.

“Come Tavolo delle politiche di genere”, sottoscritto a Campi lo scorso 12 luglio tra il Comune di Campi Bisenzio, il coordinamento Donne Spi Cgil, il coordinamento Donne Cgil Firenze, Cisl Pensionati Piana Fiorentina, Cgil Città Metropolitana, Cisl Firenze Prato e Uil Toscana, avevamo programmato un’iniziativa sabato 25 per celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne presso il Comune, per approfondire quel momento così delicato in cui le donne decidono di uscire dalla loro condizione di vittime, di denunciare, di allontanarsi da chi le aggredisce e le maltratta. Questo non è stato possibile per i drammatici avvenimenti dell’alluvione dello scorso 2 novembre che non consentono di svolgere appieno tale iniziativa con la partecipazione di tutti i cittadini. L’iniziativa verrà ricalendarizzata il prima possibile”.