“Vorrei che questa mia lettera arrivasse a Beppe Grillo”. Guglielmo Mossuto in polemica con M5S

CAMPI BISENZIO – “Vorrei che questa mia lettera arrivasse a Beppe Grillo”. Lo ha scritto sul suo blog Guglielmo Mossuto, avvocato, da anni impegnato in politica e, da mesi, “grillino” del Movimento 5 stelle di Campi. Adesso, però, che la candidatura a sindaco per il Movimento è stata scelta tramite primarie sul web, l’avvocato Mossuto […]

CAMPI BISENZIO – “Vorrei che questa mia lettera arrivasse a Beppe Grillo”. Lo ha scritto sul suo blog Guglielmo Mossuto, avvocato, da anni impegnato in politica e, da mesi, “grillino” del Movimento 5 stelle di Campi.
Adesso, però, che la candidatura a sindaco per il Movimento è stata scelta tramite primarie sul web, l’avvocato Mossuto affida ad una lunga lettera indirizzata a Beppe Grillo le sue perplessità annunciando, in pratica, l’abbandono del movimento voluto dal comico genovese.
Il candidato per il Movimento 5 stelle alle amministrative di maggio a Campi sarà Niccolò Rigacci un sistemista informatico residente n città da cinque anni.
Ecco di seguito la lettera integrale dell’avvocato Guglielmo Mossuto un documento che apre un nuovo spiraglio per capire dove sta volgendo la politica italiana.

Per mesi ho lavorato nell’interesse della crescita del Movimento Cinque Stelle a Campi Bisenzio. Nonostante tutto ciò, sono stato messo alla gogna più volte: l’ultima riguarda la mia candidatura al quartiere 2 di Firenze nel lontano 2009, per la quale mi volevano escludere ma non ci sono riusciti. Lo statuto parla di mandati e di tesseramenti: cose che a me non appartengono.
E’ normale che 4 anni fa credessi in un ideale che poi mi ha deluso, facendomi avvicinare al movimento 5 stelle”: Guglielmo Mossuto è un avvocato affermato a Firenze e in Italia. Esperto di diritto matrimoniale e minorile, svolge questo lavoro con passione da diversi anni ed a Campi è stato, si può dire, l’anima del Movimento Cinque Stelle. Adesso se ne va, sbattendo la porta e  raccontando perché la sua candidatura nonostante il grande lavoro di semina, non ha portato frutti. A Campi il Movimento Cinque Stelle si divide ancor prima di presentarsi ufficialmente per le amministrative di maggio. A passare il turno come candidato sindaco è stato Niccolò Rigacci e ora ci sarà la costruzione della lista dei candidati al consiglio comunale.

RIGACCIIl candidato sindaco Niccolò Rigacci ha ottenuto 24 preferenze su 44 presenti alla votazione per la candidatura a sindaco.
Di questi 24 voti, 11 voti sono di persone che si sono iscritte al movimento 5 stelle di Campi Bisenzio dopo le elezioni politiche (iscritte al massimo 25 giorni prima della presentazione delle candidature fissate per il 26 marzo). Secondo il mio parere e di altri del movimento non avrebbero avuto le nozioni sufficienti per poter designare una persona. Se per votare è necessario aver partecipato a 5 meetup, perchè è stato permesso di votare a tre persone che ne avevano all’attivo solo 4?
Ha partecipato alla votazione Mastronardi Francesco, che fa parte del meetup di Calenzano e non di Campi B., con 4 meetup, Claudia Baroni, anche lei con 4 meetup e Francesco Lettieri, ( il 5° meetup per tutti e tre sarebbe stato raggiunto il giorno delle votazioni). Voglio sottolineare anche che Mastronardi ha partecipato a 3 meetup  a Campi ad ottobre e ad un meetup a Calenzano i primi di novembre, poi è sparito perchè di altro comune e si è presentato a Campi bisenzio dopo 5 mesi il giorno della votazione per sostenere Rigacci.
Nella lista dei candidati è presente Francesca Neri che è una delle candidate al consiglio comunale che ha all’attivo ben zero meetup e si è iscritta il 13 marzo 2013, cioè due settimane prima della votazione.
Giovanni Torchia, iscritto in precedenza al meetup di Firenze e tuttora iscritto, si è segnato anche al meetup di Campi B il giorno 11 marzo 2013 e anche lui guarda caso ha votato Rigacci.
Viviana Ventisette anche lei candidata, si è riscritta al meetup il 5 marzo ed ha votato Rigacci, dopo essersi cancellata e nel frattempo aver fondato, continuando ad essere socia di “Alleanza cittadina per Campi”.
Il candidato Ugo Cozza si è iscritto il 6 marzo e anche lui guarda caso ha votato Rigacci.
Il figlio di Ugo Cozza, Mirko Cozza si è iscritto addirittura il 19 marzo e il 26, quindi sette giorni dopo, ha presentato la sua candidatura ed ha anche lui votato Rigacci. Gabriella Urban si è iscritta anche lei soltanto il 19 marzo e ha votato anche lei per Rigacci.
Dario Panetta, anch’egli iscritto il 19 marzo addirittura candidato nella lista del movimento, ha supportato Nadia Conti (Pd) alle primarie per sindaco e anche lui ha votato Rigacci.
Il candidato Pecoraro all’ inizio non si era presentato come candidato perchè iscritto all’ IDV di Campi B.. (idv presente tuttora in giunta col Pd) poi però è entrato nella lista, dopo un sondaggio-lampo fatto il giorno 4 aprile durato poche ore e che ha interessato 20 persone  (su 127 iscritti), cioè quelle che si presuppone abbiano votato per Rigacci essendo detto sondaggio segreto e non come le votazioni precedenti svolte a scrutinio palese. Questo sondaggio ha permesso di candidarsi anche Mancini e Fenu, pure loro votanti Rigacci. (alle 11 persone che hanno votato Rigacci iscritte nel mese di marzo ci sono altre 3 persone, Mancini Pecoraro e Fenu che hanno anche loro votato Rigacci per un totale di 14 voti su 24 ).
Ripeto che tutte le votazioni sono state a scrutinio palese, quindi mi chiedo perchè questa ultima votazione di poche ore sia stata fatta “in fretta e furia” e in gran segreto”.
Secondo l’avvocato le votazioni del candidato sindaco non si sarebbero svolte nella massima trasparenza e in questa delicata fase di costruzione del gruppo non è stato tenuto conto dell’impegno “dietro le quinte”.
“Per quanto mi riguarda – prosegue Mossuto – mi sono iscritto al meetup di Campi il 6 novembre quando gli iscritti erano circa 6, ho partecipato ad oltre 55 meetup, ho trovato una sede ai pochi iscritti che c’erano al momento in cui sono entrato io presso la Galleria di Vittorio, che fino ad allora si ritrovavano al Lupo, presso i Gigli. Inoltre mi sono occupato personalmente di andare in Comune per chiedere i permessi per i vari gazebo. Sempre io mi sono occupato di decidere la postazione dei banchini di volta in volta insieme ad un’altra persona non candidata.
A novembre mi è stato chiesto di portare persone, e così ho fatto,  nonostante ciò non ho portato nè parenti nè amici stretti, escluso mio figlio Lorenzo di 17 anni, che è venuto di sua iniziativa sempre nel mese di novembre. Sono io che mi sono recato a Firenze un sabato mattina per ritirare i manifesti del movimento per le elezioni politiche di febbraio e mi sono occupato, insieme ad altri pochi del meetup di attaccarli per le vie di Campi. Ho partecipato quasi tutti i sabato e domenica ai gazebo distribuendo volantini del programma fotocopiati a mie spese (per tutto l’inverno eravamo 3 o al massimo 4 persone ai banchini).
Nonostante ciò, vedo nella lista candidati arrivati anche ad una settimana dalle candidature  che sono stati tesserati di altri partiti o fondatori, quindi devo dedurre che la legge non è uguale per tutti, che non c’è democrazia dentro questo meetup e che “ uno non vale uno “.
Anche proporre pubblicamente sul meetup una mozione di sfiducia nei miei confronti o proporre una votazione per togliermi l’incarico di co-organizer, vuol dire accanirsi contro di me.
Addirittura il candidato Rigacci si è permesso di mettere sul meetup il volantino del 2009 con cui io mi candidavo a consigliere di quartiere e con sarcasmo scriveva le seguenti parole.

Guglielmo Mossuto l’ha scritta sul suo blog http://avvocatopenalistacivilista.blogspot.com/2013/04/la-vergogna-del-movimento-5-stelle-di.html recaptandocela oggi in redazione.