XIII Martiri. L’elogio della memoria

SIGNA – Elogio della memoria. Su qeusto ha incentrato il proprio intervento il sindaco di Campi Emiliano Fossi parlando alla celebrazione della strage dei XIII Martiri, i tredici cittadini inermi che i nazisti fucilarono per una rappresaglia inesistente (fra l’altro) il 13 agosto 1944. Come al solito alla cerimonia i gonfaloni di Signa, Campi e […]

SIGNA – Elogio della memoria. Su qeusto ha incentrato il proprio intervento il sindaco di Campi Emiliano Fossi parlando alla celebrazione della strage dei XIII Martiri, i tredici cittadini inermi che i nazisti fucilarono per una rappresaglia inesistente (fra l’altro) il 13 agosto 1944. Come al solito alla cerimonia i gonfaloni di Signa, Campi e Lastra a Signa oltre a delegazioni delle giunte comunali e delle associazioni della Resistenza combattentistiche e d’arma ma poca gente lontana per le ferie o anche perché questo fatto è uno degli oltre 700 accaduti nell’Italia di quei giorni. “Troppe stragi come questa – ha detto Roberto Nistri dell’Anpi – non hanno mai visto concludere un’inchiesta o giungere ad un dibattimento processuale per dare giustizia alle tante vittime della ritirata nazista che applicava la tecnica del togliere l’acqua al pesce. e il pesce era la Resistenza”.

“I 13 trucidati avevano un nome, una famiglia, un volto – ha detto Emiliano Fossi – e ciò che la guerra ha portato via sono uomini, donne, storie, vite, famiglie, Non sono numeri”.

I nazisti decisero di vendicare la morte di due commilitoni che erano caduti con un camion nel Bisenzio pensando che il ponte fosse ancora un piedi. Ma il ponte era stato fatto brillare proprio dalle truppe del Terzo Reich in ritorata che non avevano poi pensato di segnalare il ponte abbattuto.

Una lapide apposta in via XIII Martiri, sul confine tra Campi e Signa a San Piero a Ponti, ricorda quel fatto terribile.