Zambini (PD) “Sesto ha scelto la continuità”

SESTO FIORENTINO – Una campagna elettorale non felice, dai toni di aggressività e molto spinta, emotiva. La descrive così Lorenzo Zambini la lunga, intensa campagna elettorale, iniziata per lui con le primarie e durata tre mesi. Nella sede del PD di piazza Ginori c’è poca gente e molta delusione. Un risultato come quello emerso da […]

SESTO FIORENTINO – Una campagna elettorale non felice, dai toni di aggressività e molto spinta, emotiva. La descrive così Lorenzo Zambini la lunga, intensa campagna elettorale, iniziata per lui con le primarie e durata tre mesi. Nella sede del PD di piazza Ginori c’è poca gente e molta delusione. Un risultato come quello emerso da queste elezioni non era così scontato e ha colto molti di sorpresa. “Una campagna elettorale che in realtà è partita da fine luglio-agosto dello scorso anno – dice Zambini – con un grande lavoro fatto dai comitati contro l’inceneritore e dove tutte le forze politiche si sono allieneate su quella posizione dalla Lega a Forza Italia dal Movimento 5 Stelle a Sinistra Italiana alle liste di Quercioli tutte hanno avuto un allineamento. Noi come PD e come Centrosinistra e io come candidato me ne assumo tutte le responsabilità. Abbiamo tenuto una posizione realistica su quello che è l’iter dell’opera soprattutto negli ultimi 12-13 anni di dibattito e decisioni che sono avventi sul nostro territorio e tentato di riacquisirw una fiducia nei confronti dei cittadini”.

La situazione che si viene a creare ora, spiega Zambini non è molto facile. “Le forze che hanno sostenuto Falchi – dice – hanno ottenuto 6500 voti csi trovano oggi in tutto diritto a governare una città di 50mila abitanti. Il sindaco diventa il sindaco di tutti i cittadini, una responsabilità ulteriore: da parte mia gli faccio tanti auguri di buon lavoro perché a Sesto c’è bisogno di lavorare bene e ci sono tanti temi: dal lavoro all’assistenza delle fasce più deboli, alla semplificazione burocratica all’urbanistica. Una serie di problematiche che andranno governate con serietà”.

E per la prima volta il PD andrà all’opposizione. “Come Partito Democratico dovremo confrontarci – spiega Zambini – un dato di fatto è che Sesto sceglie la continuità. Noi forse non abbiamo rappresentato bene il cambiamento e il PD dovrà fare una analisi di quanto accaduto”.

Il segretario del PD Alessandro Baldi ribadisce che “il PD è stato fortemente penalizzato – dice – ma si conferma il primo partito”.  A chi gli chiede se intende dimettersi, Baldi risponde che “a breve si terrà un incontro della segreteria e poi l’assemblea comunale che farà la sue valutazioni”.