1 maggio, premiati i maestri del lavoro: ventotto della provincia di Firenze

FIRENZE  – Sono 84 i cittadini toscani (28 della provincia di Firenze) che quest’anno hanno ricevuto la “Stella al Merito del lavoro” nel corso di una manifestazione organizzata dalla Prefettura nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. L’onorificenza viene conferita tradizionalmente il 1 maggio dal presidente della Repubblica a coloro che si sono distinti per […]

FIRENZE  – Sono 84 i cittadini toscani (28 della provincia di Firenze) che quest’anno hanno ricevuto la “Stella al Merito del lavoro” nel corso di una manifestazione organizzata dalla Prefettura nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. L’onorificenza viene conferita tradizionalmente il 1 maggio dal presidente della Repubblica a coloro che si sono distinti per qualità professionale, per i miglioramenti che hanno apportato all’attività quotidiana della propria azienda o per gli insegnamenti che hanno saputo trasmettere ai leghi più giovani. “La cerimonia di oggi vuole essere un momento autentico – ha detto il prefetto Laura Lega – in cui l’intera comunità toscana si stringe attorno ai suoi insigniti. Donne e uomini che hanno alle spalle storie diverse, ma tutte caratterizzate dal grande impegno profuso nelle proprie attività, dal senso del dovere e di responsabilità. A loro va il nostro applauso e l’invito a seminare sul territorio, soprattutto tra i ragazzi e nelle scuole, i valori di cui sono stati interpreti nella propria vita professionale”. Il prefetto ha quindi ricordato il significato del 1 maggio: “La Costituzione pone il lavoro al centro della nostra vita repubblicana e il lavoro è elemento di coesione sociale che genera democrazia, è diritto ed è dovere. L’uno non vive senza l’altro”. Quindi ha ricordato l’opera di bilanciamento svolta dai prefetti nella risoluzione delle numerose dinamiche in ambito aziendale per trovare il punto di equilibrio tra esigenze diverse. Si è poi soffermata sulle questioni più attuali, come la disoccupazione giovanile e quella degli over cinquanta, il precariato, il caporalato e in modo particolare la sicurezza nei luoghi di lavoro: “Nonostante una legislazione rigorosa ed il particolare impegno delle istituzioni, qui più attive che altrove, ha affermato, la nostra regione, nel confronto tra i dati del primo trimestre 2019 e quelli del 2018, ha registrato un incremento di incidenti sul lavoro. La crisi economica si sta infatti facendo sentire soprattutto sui segmenti più fragili ed esposti del mondo del lavoro. Per questo occorre un ulteriore scatto di responsabilità da parte di tutti: imprese e lavoratori, istituzioni ed organizzazioni sindacali, con il concorso attivo della società civile”. E qui il prefetto ha puntato su tre obiettivi da perseguire: rendere conveniente la legalità in materia di sicurezza del lavoro; investire di più nella formazione mirata e capillare ed implementare i controlli effettivi e non più solo formali. “Il mondo del lavoro sta cambiando, – ha concluso Lega -l’automazione è uno scenario attuale non più futuribile e questo ci metterà di fronte a ulteriori trasformazioni. Dobbiamo comprendere i mutamenti della nostra società, li dobbiamo governare e non subire, con fiducia nel futuro, avendo sempre chiaro che la dignità del lavoro è la dignità delle persone”. Questi i residenti nella provincia di Firenze insigniti del riconoscimento: Salvatore Abruscato, Giuseppe Amato, Mariangela Baroni Ranfagni, Marco Benetello, Antonio Bonanno, Marina Bongini, Mauro Brotini, Renzo Caselli, Alberto Cosi, Gianfranco Evaristi, Grazia Filomena, Francesco Giorgeschi, Lucia Grandi, Daniele Lucci, Claudio Malevolti, Simonetta Manetti, Stefano Manzini, Tiziano Marzoli, Elisabetta Matrigali, Claudio Mazzetti, Daniela Nepi, Alessandro Pacini, Claudio Paradisi, Annalisa Pieri, Luigi Pollice, Alessandro Pratesi, Graziano Razzuoli e Mirco Volante.