Il 19 dicembre sciopero grande distribuzione

FIRENZE – Sciopero dei dipendenti della grande distribuzione, Coop e Confesercenti il prossimo 19 dicembre per i nuovi contratti nazionali di lavoro applicati ad oltre 500mila addetti del terziario, della distribuzione e dei servizi (oltre 30mila sono toscani). “Sabato non fate la spesa – scrivono in una nota i sindacati – la nostra battaglia è anche […]

FIRENZE – Sciopero dei dipendenti della grande distribuzione, Coop e Confesercenti il prossimo 19 dicembre per i nuovi contratti nazionali di lavoro applicati ad oltre 500mila addetti del terziario, della distribuzione e dei servizi (oltre 30mila sono toscani).

“Sabato non fate la spesa – scrivono in una nota i sindacati – la nostra battaglia è anche a tutela della qualità del servizio, in un settore dove precarietà e flessibilità sono applicate in modo selvaggio”. L’appello viene da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Toscana. A Milano è prevista la manifestazione nazionale e sono attesi circa 1500 lavoratori toscani (già prenotati dai tre sindacati 26 pullman, previsti in aumento). E’ ancora possibile, per chi vuole, partecipare rivolgendosi alle sedi sindacali di categoria.

Si tratta della seconda giornata di mobilitazione contro lo stallo ai tavoli negoziali avviati con Federdistribuzione, le associazioni datoriali della Distribuzione Cooperativa e Confesercenti, in replica alla prima giornata di sciopero del 7 novembre scorso alla quale non è però seguita l’auspicata ripresa dei negoziati né è stato individuato un punto di mediazione per giungere al rinnovo dei contratti, attesi da oltre 24 mesi. “Il vano tentativo – spiegano i sindacati – sia di Federdistribuzione, che delle Cooperative, attraverso un comunicato ai lavoratori diramato in questi ultimi giorni dall’associazione datoriale delle imprese della grande distribuzione organizzata, di minimizzare le pesanti richieste di riduzione del costo del lavoro presentate al tavolo negoziale non fa altro che accrescere le distanze”. Oltre all’annuncio della mobilitazione, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs tuttavia continuano ad esprimere piena disponibilità a trattare per ricercare punti di mediazione che possano dare risposte alle esigenze organizzative del lavoro, alla crescita di produttività che non devono incidere però su un aumento salariale congruo, in linea con gli aumenti definiti nel nuovo contratto nazionale di lavoro siglato con l’associazione datoriale Confcommercio.