SESTO FIORENTINO – “Una scelta con un peso significativo sulla città, che interrompe anzitempo un mandato che sarebbe dovuto concludersi nella primavera del 2027”. Così, in una nota, il Partito Democratico sestese giudica la decisione del sindaco Lorenzo Falchi di candidarsi per le regionali. La notizia della sua candidatura alle prossime elezioni regionali in Toscana, spiega il Pd, il sindaco l’ha comunicata al Partito Democratico lunedì scorso. “Come abbiamo avuto modo di dirgli in quell’occasione, – prosegue la nota del Pd – noi auspicheremmo che portasse a termine il suo mandato da sindaco, con ancora davanti a sé un anno e mezzo dal voto amministrativo, guidando Sesto Fiorentino fino alla scadenza naturale del mandato. Per concludere così il programma che abbiamo costruito e presentato ai sestesi, quando tutti insieme siamo riusciti, con grande impegno e sforzo, a creare un’alleanza di centrosinistra e a trovare una sintesi dopo un periodo difficile di divisioni”.
Insomma, una decisione che, sembra, non piacere molto al Partito Democratico. “Siamo di fronte ad una decisione personale legittima, – prosegue la nota del Pd – ma non possiamo ignorare che scelte di questo tipo possono produrre conseguenze significative sui territori, sulla programmazione amministrativa e sulla fiducia dei cittadini. Valuteremo attentamente lo svilupparsi della situazione, lavorando con l’obiettivo di garantire stabilità, competenza e visione per il futuro come abbiamo sempre fatto in questi anni con i nostri assessori, consiglieri comunali e con tutto il Partito Democratico. Adesso lo scenario che si apre è che Sesto Fiorentino andrà al voto per le elezioni comunali nella primavera 2026. Sarà necessario costruire un cantiere aperto, avviare un percorso di ascolto e confronto con tutta la città, con le sue energie e le sue esperienze, confrontandoci con le altre forze politiche di maggioranza e anche con altre forze politiche fuori dall’attuale maggioranza, ma che vorranno portare avanti con slancio i valori del centrosinistra e costruire insieme un programma elettorale che disegni la Sesto dei prossimi dieci anni”.