Gandola e Brunori: “Basta fare politica anche a tavola: nelle scuole di Sesto e Campi un menu ebraico-palestinese”

CAMPI BISENZIO/SESTO FIORENTINO – “Abbiamo accolto con sorpresa la notizia dell’iniziativa dei Comuni e di Qualità e Servizi di proporre menù dedicati al tema della pace, come quello denominato “Sapori di Pace”. Crediamo davvero che la scuola sia il luogo più giusto per educare al dialogo, all’incontro e al rispetto reciproco. Proprio per rafforzare questo messaggio […]

CAMPI BISENZIO/SESTO FIORENTINO – “Abbiamo accolto con sorpresa la notizia dell’iniziativa dei Comuni e di Qualità e Servizi di proporre menù dedicati al tema della pace, come quello denominato “Sapori di Pace”. Crediamo davvero che la scuola sia il luogo più giusto per educare al dialogo, all’incontro e al rispetto reciproco. Proprio per rafforzare questo messaggio e dimostrare che lo stesso è davvero autentico e privo di connotati politici, chiediamo di compiere un passo ulteriore: un menu ebraico-palestinese, che unisca nella stessa tavola le tradizioni culinarie dei due popoli”: a dirlo, con una nota congiunta, Paolo Gandola, capogruppo delle liste di centrodestra a Campi Bisenzio, e Daniele Brunori, capogruppo della Lega di Sesto Fiorentino

“Se davvero Qualita e Servizi vuole dimostrarsi un’azienda pubblica e non di parte, – aggiungono – proponiamo un menù che parli ai bambini attraverso i sapori più che con le parole; che mostri come culture diverse possano convivere armoniosamente; che trasformi un semplice pasto in un piccolo gesto di educazione alla pace. Immaginiamo hummus e falafel accanto al challah, cous cous e riso speziato insieme, datteri e melagrane come simbolo di prosperità condivisa. Un segno semplice ma potente. Sarebbe bello se questo percorso di dialogo iniziasse proprio qui, nelle scuole di Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio: luoghi dove i bambini imparano, ogni giorno, che le differenze possono essere una ricchezza”. Da qui la richiesta congiunta dei due capogruppo: “Chiediamo ai Comuni, a Qualità e Servizi e alle comunità scolastiche di accogliere senza riserve questa proposta: un vero menù della Pace, che unisca, includa e apra strade di dialogo. Perché la pace si costruisce insieme, anche con gesti semplici. A meno che Qualità e Servizi non voglia chiaramente scendere in campo, con precisi connotati politici, che, in tal caso, contesteremo chiaramente”.