A due mesi dall’alluvione il sipario del Teatrodante Carlo Monni si riapre di nuovo. Con Marco Bocci e lo “Zingaro”

CAMPI BISENZIO – Il Teatrodante Carlo Monni annuncia, “con gioia – si legge in una nota – la sua rinascita dopo il devastante impatto dell’alluvione del 2 novembre scorso. Questa struttura, che rappresenta il cuore pulsante della vita culturale della nostra città, un faro di cultura, arte e intrattenimento, si prepara a risplendere con una […]

CAMPI BISENZIO – Il Teatrodante Carlo Monni annuncia, “con gioia – si legge in una nota – la sua rinascita dopo il devastante impatto dell’alluvione del 2 novembre scorso. Questa struttura, che rappresenta il cuore pulsante della vita culturale della nostra città, un faro di cultura, arte e intrattenimento, si prepara a risplendere con una nuova vitalità”: a parlare così è Sandra Gesualdi, direttrice dell’Accademia dei Perseveranti, che aggiunge: ” Dopo settimane di lavoro intenso, il Teatrodante è pronto a riaprire le sue porte e ripartire con la stagione di prosa offrendo al pubblico un’esperienza teatrale rinnovata. L’impegno straordinario dei volontari, del personale e il sostegno della comunità hanno reso possibile questa ripartenza in tempi non eccessivamente lunghi: la  riapertura del teatro non è solo un segno di rinascita, ma anche un forte messaggio di resilienza e unità”. “Finalmente riparte la cultura a Campi Bisenzio, – ha aggiunto Federica Petti, vice-sindaco con delega alla cultura – un segnale di rinascita che ci dà speranza e coraggio. Ringrazio la direttrice e tutto il personale della Fondazione Accademia dei Perseveranti per avere permesso tutto ciò, ma soprattutto ringrazio coloro che ci hanno sostenuti  fin da subito: persone del mondo dello spettacolo come Stefano Massini, Piero Pelù, Comuni, Associazioni, singole persone da tutta Italia. L’affetto che è stato dimostrato è stato un vero abbraccio”.

Sarà Marco Bocci, attore e volto noto del grande e piccolo schermo, il protagonista dello spettacolo “Lo Zingaro. Non esiste curva dove non si possa superare” che andrà in scena domani, sabato 13 gennaio, alle 21. Un monologo emotivo e appassionato che intreccia i destini di un pilota d’auto senza nome con il mito della Formula 1 Ayrton Senna. Seguendo in parallelo la vita dello “Zingaro” e quella di Senna, il racconto rintraccia coincidenze, premonizioni e intuizioni. Il primo incontro con Senna, il primo gran premio visto dalla pista, il rapporto col padre, la scelta di correre, il legame profondo con la famiglia e il desiderio di crearne una propria. E ancora Senna, Senna ovunque. Senna è davanti agli occhi dello “Zingaro” in ogni curva, in ogni scelta, in ogni passo che fa alla ricerca di se stesso.

Lo spettacolo – prodotto da Teatro Stabile d’Abruzzo per la regia di Massimo Maggi, da testo di Marco Bonini, Gianni Corsi e dello stesso Marco Bocci – è una scacchiera su cui la partita in gioco è quella della vita, della velocità, delle corse. Lo “Zingaro” del titolo è un appassionato di corse automobilistiche, ha l’ossessione di Ayrton Senna, un mito, un campione inarrivabile, ma pur sempre un modello a cui tendere e a cui guardare. Con Senna, lo “Zingaro” ha in comune la passione per i motori, ma anche il numero 24 e una data: il 1 maggio che nel 1994 segnò la morte del campione brasiliano. Anche lo “Zingaro” verrà coinvolto in un incidente il 1 maggio di molti anni dopo, ma per lui non sarà la fine, anzi. L’incidente e la corsa all’ospedale permettono ai medici di individuare una malattia che se non scoperta lo avrebbe ucciso. Una storia che Bocci racconta con intensa partecipazione, perché la vicenda dello “Zingaro” è anche quella del suo interprete. L’incidente e la malattia sono fatti biografici che Bocci offre allo spettatore, disvelando grazie al teatro un pezzo di sé, chiedendo a chi assiste di farsi partecipe di un fatto di vita vera, di essere testimone del cambiamento dell’uomo Bocci prima che dell’attore Bocci, mentre lui osserva dall’esterno ciò che gli è accaduto per condividerlo, senza retorica, con sincerità. Le attività del Teatrodante Carlo Monni sono a cura di Fondazione Accademia dei Perseveranti con la collaborazione e il sostegno di Regione Toscana, Comune di Campi Bisenzio, Chiantibanca, Unicoop Firenze (info e prezzi su www.teatrodante.it).

Sara Coseglia