A rischio 21 posti di lavoro nelle scuole, il Pd chiede ai Comuni di attivarsi

SIGNA – I lavoratori delle cooperative che operano nella scuola sono a rischio. La situazione riguarda in Italia i 24mila addetti Ex Lsu e degli Appalti Storici impiegati nei servizi di pulizia nelle scuole per i quali il 31 marzo scadrà l’ennesima proroga dei finanziamenti. Il 25 marzo c’è stato un incontro a Roma tra […]

SIGNA – I lavoratori delle cooperative che operano nella scuola sono a rischio. La situazione riguarda in Italia i 24mila addetti Ex Lsu e degli Appalti Storici impiegati nei servizi di pulizia nelle scuole per i quali il 31 marzo scadrà l’ennesima proroga dei finanziamenti. Il 25 marzo c’è stato un incontro a Roma tra sindacati e i ministri del Lavoro e dell’Istruzione per confrontarsi sulla vertenza, che vede il rischio di un taglio del personale.
A Signa il Pd ha presentato un ordine del giorno in Consiglio comunale, che è stato votato all’unanimità il 10 febbraio scorso, in cui si ricorda che sono coinvolti, tra Signa e Lastra, 21 dipendenti. Il Partito democratico ha chiesto ai sindaci e alle giunte dei due Comuni di attivarsi presso i parlamentari di zona e presso ogni sede istituzionale per risolvere sia il problema di questi lavoratori, sia per garantire un buon funzionamento delle scuola, dato che il personale si occupa di custodia, pulizie, servizi mensa.
“Sono soddisfatta del voto unanime del Consiglio su un argomento così importante e doloroso – commenta Paola Bettarini, vicecapogruppo del Pd – che denuncia la possibile perdita di posti di lavoro da parte diversi nostri concittadini. La scelta è stata condivisa con la vicina amministrazione comunale di Lastra a Signa che segue altre azioni intraprese da parte della politica nei Comuni di Empoli e Montelupo. A mio avviso è compito della politica, per quanti possano essere i mezzi a disposizione di un Consiglio Comunale, tenere alta l’attenzione attivandosi anche sui nostri parlamentari di zona, su un tema che ha fatto trascorrere a molte famiglie un Natale nella paura dell’incertezza. Mi preme ricordare che i lavoratori in causa, sono operatori importanti nelle nostre scuole dove crescono i nostri figli, pertanto nonostante il problema sia e riguardi una categoria di lavoratori, i danni che ne conseguiranno si ripercuoteranno nelle nostre famiglie, ma non di meno sarà colpita l’istruzione che dovrebbe essere le fondamenta della nostra società”.